Atti vandalici ed insulti sono state le argomentazioni di un gruppo di “animalisti” nei confronti di un gruppo di cacciatori nelle zone del parmigiano.
La lunga battaglia tra cacciatori e animalisti fino ad ora si è tenuta sempre sul piano della divergenza di opinioni civile se pur con toni piuttosto accesi e raramente si sono verificati episodi violenti tra le due “fazioni”.
Questa volta invece un gruppo animalisti ha deciso di passare dalle parole ai fatti, e così dopo un approccio alquanto aggressivo nei confronti di un gruppo di cinque cacciatori, in particolare nei confronti di uno di essi anziano di circa settanta anni, ha pensato bene di danneggiare le autovetture con cui i cacciatori erano arrivati in zona.
È accaduto tutto nei giorni scorsi in provincia di Parma nella zona di Barbiano di Felino, uno dei cacciatori racconta l’accaduto: “Eravamo a caccia in cinque in tarda mattinata abbiamo sentito il suono di alcuni fischietti. Poi ci siamo accorti che uno di noi, un uomo di circa settant’anni, era stato circondato da un gruppetto di una decina di persone: tra loro c’erano due uomini e il resto erano donne”.
“Per mezzora il nostro amico è stato insultato. – prosegue il cacciatore – L’hanno definito nazista, fascista, assassino e demente. Ci siamo avvicinati ma gli animi non si sono certo calmati: “Speriamo che vi ammazziate tra di voi”, ci è stato detto”.
Successivamente uno dei ragazzi del gruppo di animalisti ha deciso di confrontarsi con i cacciatori, “Uno di quei ragazzi si è avvicinato a noi e ci ha spiegato le ragioni del gruppo. E’ rimasto a parlare con noi per un quarto d’ora. Alla fine, dopo lo scambio delle nostre opinioni, ci siamo anche dati la mano”.
Ma probabilmente lo scambio di idee sul piano civile non era sufficiente per il resto del gruppo, “Ma mentre noi ci confrontavamo gli altri ragazzi del gruppo si sono allontanati, sono tornati nella zona in cui avevamo le macchine parcheggiate e, quando siamo arrivati anche noi in quel punto, abbiamo scoperto la scritta “Criminale” fatta con delle chiavi o con un cacciavite sulla fiancata sinistra di una delle nostre auto”.
Altri atti vandalici, dalle rigature della carrozzeria ai vetri infranti, sono stati compiuti nei confronti di un altro gruppo di cacciatori in battuta di caccia al cinghiale che avevano parcheggiato le loro automobili nelle vicinanze.
Concludendo commentano i cacciatori, “Questi animalisti sono i veri criminali. Se un parere diverso dal nostro viene espresso civilmente noi non abbiamo nulla contro chi lo manifesta. Tutto deve mantenersi entro i limiti e non sfociare in atti vandalici come quello che abbiamo subito. Siamo in regola, paghiamo la licenza e per questo possiamo cacciare”.
I cacciatori, vittime dell’accaduto, hanno denunciato i fatti ai Carabinieri di Langhirano che stanno svolgendo le opportune indagini del caso; le ricerche volgono lo sguardo soprattutto a persone già individuate dalle Autorità quali coinvolte in disordini legati a manifestazioni organizzate dagli animalisti.