Secondo l’eurodeputato Andrea Zanoni i fucili con canna ad anima rigata per la caccia agli ungulati, senza limitazioni di cartucce, sarebbero illegali.
“Le carabine, fucili da caccia con canna ad anima rigata, utilizzate in Italia per la caccia agli ungulati sono illegali”. Lo denuncia Andrea Zanoni, eurodeputato IdV e vice presidente dell’Intergruppo “Benessere degli Animali” al Parlamento europeo, con un’interrogazione alla Commissione europea. “Si tratta di armi senza limitazioni di colpi con le quali vengono fatte stragi in molte regioni italiane”.
“La legge italiana sulla caccia n.157/1992 – ricorda Zanoni -, all’articolo 13, consente l’impiego di fucili con canna ad anima rigata, senza limitazioni di colpi, in palese contrasto con la direttiva “Habitat” e la Convenzione di Berna che stabiliscono che tutte le armi da caccia non possono utilizzare più di tre colpi complessivi”. “Per questo chiedo alla Commissione europea di intervenire nei confronti delle autorità italiane per correggere questa violazione legislativa che nella pratica si traduce in un regalo per i cacciatori che possono sparare con armi proibite in tutta Europa”.
Il contenuto della legge italiana sulla caccia n.157/1992, è ripetuto nel Decreto Legislativo n.204/2010 (all’articolo 6 comma 6), emanato in attuazione della direttiva 2008/51/CE relativa al controllo dell’acquisizione e della detenzione di armi, nel quale non si prevede alcuna limitazione di colpi per le carabine a canna rigata per uso venatorio in violazione della Direttiva Ue Habitat 92/43/CEE.
L’allegato F del decreto del Presidente della Repubblica n.357/97, che recepisce la direttiva Habitat in Italia, pur prevedendo fra i mezzi di caccia vietati le armi con caricatore contenente più di due cartucce (più una in canna) non prevede, in caso di violazione, alcuna sanzione per i trasgressori.
La redazione IDV