Ecco quanto ha riferito lo stesso Pieroni: “Con questi ultimi atti si completa un percorso virtuoso, iniziato già da aprile con il prelievo selettivo del cinghiale ed il primo piano di controllo della specie, attraverso tutte le possibili iniziative rivolte ad una migliore gestione della fauna e contemporaneamente della salvaguardia delle colture agricole“. La pre-apertura è stata autorizzata per alcune specie, vale a dire tortore, colombacci, cornacchie, ghiandaie, gazze, alzavole, germani reali e marzaiole. Da settembre a dicembre, poi, ci sarà la caccia alla selvaggina stanziale, senza dimenticare il prelievo di cornacchie, gazze e colombacci a febbraio.
Da metà agosto sarà avviato il prelievo di daini e caprioli. Inoltre, nel calendario venatorio si parla dell’annotazione sul tesserino venatorio della fauna stanziale e migratoria subito dopo l’abbattimento. La caccia in deroga, infine, è stata prevista per storno, piccione, tortora dal collare nei giorni di apertura anticipata. Ora si attende soltanto l’approvazione definitiva del testo.