“Una scelta che vuole rompere lo squilibrio che oggi è a favore di un eccesso della popolazione nociva all’agricoltura, per conseguire un buon equilibrio che salvaguardi l’attività lavorativa aziendale e consenta di avere una fauna selvatica nella misura corretta – ha detto il presidente Ceriscioli – L’obiettivo è quello di gestire in maniera armoniosa la presenza dei cinghiali attraverso gli strumenti della caccia e della selezione durante quasi tutto l’anno.
È stato svolto un lavoro corale; con la legge regionale abbiamo riattivato la caccia nelle zone dove l’ordinanza del Consiglio di Stato la fermava. In particolare sono state modificate le disposizioni sul controllo di selezione: le precedenti prevedevano un’attesa di 6-24 ore per poter effettuare il prelievo, oggi l’agricoltore con una semplice comunicazione, potrà farlo da solo (se cacciatore) o con l’intervento di un selettore abilitato legato al territorio. In definitiva sono state previste misure efficaci e immediate per poter intervenire in ogni occasione necessaria”.