Si è svolta in Regione Marche la riunione della Cabina di regia delle Associazioni venatorie sul calendario venatorio regionale 22/23. Il momento su scala nazionale è particolarmente critico. I Key concepts della Direttiva Uccelli, aggiornati nel 2021, assieme a complesse vicende giudiziarie ancora aperte, impongono un approccio responsabile e ponderato per l’adozione del nuovo calendario venatorio regionale. La Regione Marche si è prefissata di garantire l’attività venatoria, sia nella piena legittimità dell’atto, sia nella tutela dei dirigenti che lo firmeranno. Le scelte sono dettate da una normativa europea, che, oggi, in molti casi, è estremamente vincolante.
Nonostante l’ottimo lavoro svolto dall’Assessorato e dall’Ufficio per controdedurre le severe posizioni di ISPRA (voglio ricordare che siamo una delle poche regioni che caccerà la Tortora selvatica e lo farà con un piano giudicato il migliore d’Italia) quest’anno, rispetto al passato, assisteremo ad una chiusura anticipata di qualche giornata nel mese di gennaio per alcune specie. Nonostante ciò, sussistono tutti i presupposti affinché possa essere adottato, a differenza degli anni passati, un calendario al riparo da ricorsi e controversie e che ci faccia cacciare, finalmente, in serenità (Il Presidente Regionale di Arci Caccia Marche – Gabriele Sperandio).