La “telenovela” sembra giunta all’ultima puntata, la Regione Lazio ha fatto retromarcia sulla questione della pre-apertura della caccia. Inizialmente il governatore Nicola Zingaretti aveva deciso di non concederla durante la stesura del calendario venatorio relativo alla stagione 2018-2019. Due giorni fa, però, è stato firmato il decreto che include il 1° e 2 settembre come giornate di prelievo anticipato. Le specie che potranno essere cacciate sono cinque, vale a dire cornacchia grigia, gazza, ghiandaia, tortora e merlo, senza dimenticare l’apertura del 19 settembre per il merlo.
Per quest’ultimo ci sarà quindi un posticipo, come anche per gli altri animali, con l’avvio spostato al 1° ottobre. Le nuove date sono proprio la conseguenza della concessione della pre-apertura e ora si attende il riscontro da parte delle associazioni venatorie per scoprire il loro punto di vista. L’avvio ufficiale e generale della stagione laziale è invece prevista per il 16 settembre.
I prelievi dovranno avvenire da appostamento fisso o temporaneo, senza ausilio cinofilo, a partire dalle 5:35 e fino alle 19:45. L’attività riguarderà i cacciatori residenti nel Lazio e nei limiti dell’Ambito Territoriale di Caccia in cui sono iscritti. Riguardo ai carnieri, infine, saranno 20 i campi complessivi e non più di 5 per quel che concerne i merli e le tortore.