L’Associazione Caccia Natura Libertà propone un proprio Calendario Venatorio per la Regione Sardegna svincolata dalle altre associazioni.
A seguito delle vicissitudini del calendario venatorio in Sardegna 2011/2012, riformulato per quattro volte, l’Associazione “Caccia Natura Libertà”, che mi onoro di rappresentare Visto lo Statuto speciale della Sardegna (Legge Costituzionale 26 febbraio 1948 n.3 art.3 let.I), ha proposto nelle competenti sedi Istituzionali, il proprio calendario venatorio svincolato da un eventuale documento unitario con le altre associazioni e ha chiesto di valutare tale proposta in applicazione coerente delle normative vigenti.
Caccia Natura Libertà ha elaborato la propria richiesta in virtù della legge quadro sulla caccia n. 157/92, come modificata dall’approvazione della legge Comunitaria, sul documento “ORNIS Key Concepts “Guida alla disciplina della caccia nell’ambito della direttiva 79/409/CEE”, concernente la conservazione degli uccelli selvatici riportante le date per decadi di inizio e fine del periodo riproduttivo e inizio della migrazione prenuziale, sulla direttiva 147/2009/CE in analisi delle sovrapposizioni fra l’ inizio e la fine del periodo riproduttivo e apertura e chiusura della caccia.
Abbiamo chiesto al Presidente della Regione Sardegna di utilizzare tutti gli strumenti necessari per la piena applicazione dell’autonomia in materia di caccia come l’impugnativa presso la Corte Costituzionale dei criteri minimi uniformi (vedi sentenza 329/2008 autonomia Trento e Bolzano) per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione Speciale (ZPS) istituiti col decreto del Ministro dell’ambiente (Pecoraro Scanio) per conflitto di attribuzione tra enti.
Considerato che il ricorso al Consiglio di Stato contro il calendario venatorio sardo, proposto dalla L.A.V. (lega Antivivisezione) e supportato dall’Ispra, non tiene conto che tali criteri minimi son già previsti dalla legge 157/92 riferiti alla specie cacciabili e ai periodi di caccia, pertanto spetta alla Regione Sardegna in base agli articoli 4,6 del D.P.R. 357/97 (così come modificato dal D.P.R. 12.3.03, n. 120) dettare le norme previste per la tutela degli habitat delle specie di flora e fauna che stazionano in queste aree della Rete Natura 2000 e quindi il decreto ministeriale sarebbe invasivo delle competenze regionali. Per tutti coloro che fossero interessati a conoscere la proposta del calendario venatorio sardo 2012/2013 potranno visionarlo sul sito www.cspt-italia.it.
Un cordiale saluto Il presidente “Caccia Natura Libertà”.
Cagliari, 6 giugno 2012
Antonio Pisano
Caccia Natura Libertà