Indignazione dei cacciatori del comprensorio alpino di caccia di Morbegno per il persistente divieto di caccia allo stambecco.
Durante la riunione di sabato scorso dell’assemblea dei cacciatori di Morbegno, il presidente del comitato del comprensorio alpino di caccia di Morbegno, Enrico Marchesini, ha presentato il mancato accoglimento della richiesta di poter cacciare lo stambecco anche nel territorio della provincia di Sondrio.
Ha infatti comunicato il presidente Marchesini all’assemblea, “La richiesta di aprire la caccia allo stambecco è andata male, anche per la debolezza di Sondrio e dei suoi politici a livello nazionale. Non siamo d’accordo su un divieto che a pochi chilometri da qui, in Svizzera, è stato da tempo superato. Per questo non ci arrendiamo e anche se il risultato da ottenere non è facile torneremo alla carica su questo argomento”.
Positivo comunque il bilancio della stagione venatoria 2011 per il territorio di Morbegno che “ha registrato dei dati di prelievo positivi, con percentuali ottime sui piani di abbattimento dei quattro settori e quasi tutte vicino alla totalità dei capi assegnati”.
Buoni i risultati per quanto riguarda la caccia alla lepre comune a differenza della caccia alle specie tipiche alpine; infatti ha spiegato lo stesso Marchesini “per la coturnice, una percentuale di abbattimento bassissima del 28%. Dati positivi per il gallo forcello, con un abbattimento medio del 97%, e per la pernice bianca con il 75%. Per l’avifauna ripopolabile, nel 2011 si sono lanciati come da programma più di 2.000 capi di fagiano”.