Caccia: Modena, richiami vivi per l’attività venatoria in un ordine del giorno del Consiglio provinciale, evitare i maltrattamenti e tutelare gli esemplari.
Durante la discussione PierNicola Tartaglione (Pd) ha ricordato che «il problema riguarda un tipo di caccia praticato da pochissimi appassionati che in genere trattano gli uccelli alla stregua di animali domestici. In ogni caso – ha sottolineato il consigliere del Pd – la Provincia non può intervenire con propri atti su questo tema, però possiamo chiedere alla Regione di intervenire migliorando la legislazione». Nel suo intervento Mazzi, dopo aver ricordato «le sollecitazioni delle associazioni animaliste che ci hanno indotto ad intervenire su questa questione» ha parlato di «pratica discutibile e incivile quando ci sono diversi altri mezzi per svolgere l’attività venatoria che necessita un intervento specifico», mentre Vicenzi ha evidenziato che «il piano faunistico della Provincia sconsiglia tale pratica poi però non facciamo nulla per contrastarla.
Di fronte ai diversi casi rilevati di richiami vivi tenuti in pessime condizioni occorre dare un segnale». Stefano Corti (Lega nord) ha motivato il voto contrario del gruppo a entrambi i documenti con «l’assoluta contrarietà a creare ostacoli all’attività venatoria, utile per mantenere l’equilibrio faunistico. Il cacciatore intelligente – ha concluso Corti – è il miglior ecologista e rispetta i richiami vivi che tra l’altro costano».
13 dicembre 2013
Fonte: Sassuolo2000