Il Consigliere della Regione Marche, Adriano Cardogna, minaccia una campagna per l’abolizione della caccia.
Cardogna esordisce con un ultimatum, “Se non avrò segnali positivi mi vedrò costretto a dare inizio, come Verdi delle Marche, ad una battaglia per l’abolizione della caccia, magari ripartendo dall’articolo 842 del Codice Civile che consente ai soli cacciatori di entrare nella proprietà privata senza che il legittimo proprietario possa opporsi”. Il consigliere fa riferimento alle modifiche da lui proposte per la Legge Regionale che però sono state bocciate prima in Commissione poi in aula consiliare.
Prosegue così Cardogna, “Si trattava di modifiche a beneficio della comunità marchigiana dettate unicamente dal buonsenso e che potevano rappresentare un momento di conciliazione tra mondo venatorio, agricoltori e comuni cittadini (come ad esempio aumentare la distanza di caccia da strutture ricettive come agriturismo e Centri di Educazione Ambientale o dalla viabilità per motivi di sicurezza)”.
Il Consiglio dei Ministri ha impugnato la nuova legge dopo quattro mesi dall’approvazione, in particolare due articoli dovrebbero essere modificati ma invece di discutere le modifiche degli articoli in questione si discute una nuova proposta di Legge composta di undici articoli e sulla quale sono stati presentati 44 emendamenti e 3 sub emendamenti.
Il consigliere continua “Dai sondaggi risulta che l’85% degli italiani sono contrari alla caccia, se i rappresentanti politici si ostineranno a non compiere scelte a favore della maggioranza dei cittadini, mi vedrò costretto ad intraprendere una battaglia contro la caccia”.
Infine conclude Cardogna, “Recentemente ho ritenuto opportuno inviare una nota all’Assessore Petrini per invitarlo ad intervenire sul problema della caccia sui valichi montani, è ora che la Giunta li individui per tutelare l’avifauna migratrice che transita sulla nostra regione per raggiungere i quartieri di svernamento”.