Sarà vietata la caccia nel Parco di San Colombano di Suzzara (MN) per l’istituzione di un’area protetta.
Nascerà, all’interno del parco di San Colombano di Suzzara, in provincia di Mantova, nel comprensorio del ATC 2, un’area protetta nella quale non potrà essere svolta alcuna attività venatoria.
La proposta è stata lanciata, con il parere favorevole della Provincia di Mantova, dal Comune di Suzzara e dall’Ambito Territoriale di Caccia numero 2. La superficie interessata è di 53 ettari. La novità è stata illustrata dall’assessore alla difesa e valorizzazione del territorio Giulio Davoglio con il funzionario Andrea Nodolini e da Luciano Corradini, per il Comitato. L’area è già stata delimitata con le apposite tabelle riportanti le indicazioni per il divieto di caccia.
Il parco di San Colombano, di interesse sovracomunale, è stato istituito nel 1999. È un’area naturale che offre lì’opportunità di conoscere l’ambiente golenale del Po; si estende per 730 ettari su 7 chilometri di sponda fluviale. Nel tempo è stata promossa la riforestazione con specie autoctone e la creazione di fasce boscate lungo il fiume.
E proprio all’interno del parco naturale, nel pomeriggio di ieri 15 agosto, si è tenuta la decima edizione del “memoriale della riconciliazione”, promossa dal Centro studi di storia locale di Riva con il patrocinio dei Comuni di Suzzara (MN) e Luzzara (RE).
Si tratta di momenti di preghiera e pensieri di pace intesi a commemorare il sacrificio di 7mila combattenti che il 15 agosto del 1702 immolarono la propria vita nel corso di una cruenta battaglia sui terreni golenali suzzaresi di Luzzara e che fece parte della guerra di successione spagnola, combattutasi sul territorio italiano.
Come noto, la guerra esplose dopo la morte del re di Spagna Carlo II che si spense nel 1700 senza eredi diretti. Nominò per questo suo erede il duca Filippo d’Angiò, nipote di Luigi XIV, il re Sole allarmando tutti gli stati europei che temevano un predominio francese.
A Spagna, Portogallo, Francia e Savoia si contrappose uno schieramento con Austria, Olanda e Inghilterra. Gli eserciti invasero la Lombardia e l’Emilia.