Protestano in piazza il 28 agosto a Reggio Calabria le Associazioni venatorie e tutti gli addetti al settore caccia per chiedere la modifica del calendario venatorio approvato dalla giunta regionale Calabrese.
26 Agosto 2011 – Fortemente indignato il presidente dell’ANUU, Bruno Zema, che considera il nuovo calendario “un atto grave di ingiustificato estremismo anticaccia che offende la dignità dei cacciatori”. Secondo Zema si è voluto drasticamente penalizzare la tradizione venatoria calabrese aderendo incondizionatamente ai pareri dell’ISPRA (Istituto Superiore per le Ricerche Ambientali) che pure essendo obbligatori non sono assolutamente vincolanti.
Inoltre la Regione ha voluto completamente ignorare la bozza presentata dalla Consulta Faunistica Venatoria Regionale in cui per la prima volta era stata raggiunta una buona intesa tra cacciatori, ambientalisti, agricoltori e Province.
Secondo il presidente dell’ANUU, a causa di quanto dettato dal nuovo Calendario Venatorio per la stagione 2011/2012, molti cacciatori non rinnoveranno la licenza di caccia e di conseguenza molti addetti al settore si troveranno senza lavoro: tutto ciò apporterà un ulteriore danno economico alla già precaria situazione della Regione Calabria.
In base a tutte le considerazioni fatte Zema fa sapere che l’ANUU respinge completamente il nuovo Calendario Venatorio invitando i funzionari regionali ad una totale revisione dello stesso nel rispetto di quanto concordato in sede di Consulta Faunistica Venatoria Regionale.
Le Associazioni Venatorie hanno dimesso tutti i propri rappresentati dalla Consulta e si riuniranno in piazza in occasione della nella manifestazione indetta il 28 agosto unitamente agli armieri ed agli altri addetti del settore.