Caccia: Macerata, l’Ambito Territoriale di Caccia Macerata 2 ribadisce la legittimità della caccia di selezione al Capriolo sul territorio della provincia.
Il TAR delle Marche ha accolto il ricorso della LAC relativo alla stagione venatoria 2011/2012, ma per quanto riguarda la stagione venatoria 2012/2013 un analogo ricorso presentato dalla LAC non è stato accolto dal TAR Marche e non c’è stata nessuna sospensiva in merito in quanto la Provincia di Macerata ha adottato un provvedimento che era perfettamente in regola con quanto stabilito dalla normativa vigente.
Infatti i tecnici faunistici degli AA.TT.CC. e l’Osservatorio Faunistico Regionale hanno ottemperato a quanto previsto dalla Legge 157/1992, dalla Legge Regionale n. 7/1995 e dal Regolamento Regionale n. 3/2012 che disciplina il prelievo degli ungulati. Pertanto, senza tanta demagogia e posizioni ideologiche preconcette, è bene dire come stanno veramente i fatti: la caccia di selezione al capriolo è legittima in Provincia di Macerata, è una caccia pienamente sostenibile come accade in altre Regioni dove viene effettuata una corretta gestione faunistico- venatoria. Infatti lo stesso ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione Ambientale) ha sempre considerato questo tipo di prelievo compatibile con la salvaguardia della specie capriolo.
Non vanno dimenticati inoltre, come si evince espressamente dai dati forniti dalla Regione Marche, i numerosi incidenti stradali causati dai caprioli e dagli ungulati in genere in tutta la Provincia, e gli ingenti danni alle colture agricole anche di pregio. Non bisogna confondere infine gli eventuali interventi di controllo della specie che effettua la Provincia in base all’art. 25 della Legge Regionale n. 7/1995 con la caccia di selezione che viene normata ogni anno in base al calendario venatorio deliberato dalla Giunta Regionale. Ci sembrava doveroso chiarire la questione visti i numerosi articoli, spesso contraddittori , che si sono susseguiti nel corso di questi mesi sulla stampa locale.
E’ altresi bene ricordare che nei Comitati di Gestione degli AA.TT.CC., che gesticono tutto il territorio a caccia programmata e per delega anche le Zone di Ripopolamento e Cattura (istituti di protezione), sono rappresentati i cacciatori, gli agricoltori, gli ambientalisti e gli enti istituzionali e qualsiasi decisione viene presa a seguito di un confronto approfondito e corretto, e, nel caso dell’ATC MC 2, tutte le decisioni sono sempre state prese all’unanimità.
Il Presidente
Pio Chiaramoni
ATC Macerata 2
( 1 febbraio 2013 )