Caccia: l’on. Basilio Catanoso sulle proposte di modifica alla legge 157/92 per la disciplina dell’attività venatoria, “Fermare proposta di modifica alla legge 157”.
“Sono venuto a conoscenza di una serie di riunioni dove, invece che restringere le possibilità di caccia, secondo quanto dettato dall’Unione Europea, si mira ad allargare le stesse con una serie di metodologie specificamente vietate”: lo afferma il deputato del Pdl, Basilio Catanoso, componente della Commissione Agricoltura. “Quello predisposto da Ministero dell’Agricoltura è un testo pericoloso ed inopportuno, che non rappresenta una riforma della normativa sulla tutela della fauna e regolamentazione della caccia, ma tende piuttosto a dilatare tempi e modi dell’attività venatoria. Ho chiesto ai Ministri dell’Agricoltura e dell’Ambiente di fermarlo”.
Con questa finalità il deputato del PDL Basilio Catanoso ha presentato una interrogazione sulla proposta di revisione della legge n.157/92 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio” che, inaspettatamente, il MIPAAF ha inviato alla Conferenza delle Regioni ed il cui esame è imminente. “Nonostante la drammatica assenza di applicazione attiva delle finalità prioritarie della legge 157/92, ovvero la tutela e la conservazione delle specie selvatiche che sono patrimonio indisponibile dello Stato e che oggi sono gravemente minacciate dalla frammentazione degli habitat, dall’inquinamento, dal consumo del territorio, il nuovo testo autorizza la caccia sulla neve, la caccia agli ungulati anche nelle oasi di protezione e nei parchi con il pretesto del prelievo selettivo, e concede più tempo e più spazio per gli spari. Oltretutto, rimane inalterata la possibilità di uccidere le 19 specie di avifauna che a livello europeo sono considerate in uno stato di conservazione sfavorevole e parimenti immutata è la previsione di caccia durante le fasi di migrazione, di nidificazione, di dipendenza dei piccoli, in totale violazione della direttiva 147/2009 – già 79/409 – sulla conservazione degli uccelli selvatici, ed in totale disprezzo delle valutazioni scientifiche ampiamente dispiegate nella “”Guida per la stesura dei calendari venatori ai sensi della legge n. 157/92, così come modificata dalla legge Comunitaria 2009, art. 42? messa a punto già tre anni or sono dall’IPSRA e rivolta anche a tutte le regioni”.
“Auspico” – conclude l’on. Catanoso “che questa proposta sia fermata al più presto. Forse giova ricordare che l’Italia è un “osservato speciale” dell’Europa: non solo relativamente alla fase conclusiva della procedura d’infrazione n. 2131/2006– dove ancora si attende una efficace e completa risposta dello Stato alla reiterata pessima applicazione delle Regioni italiane che hanno abusato del prelievo in deroga a specie protette, e su cui è imminente la seconda condanna della Corte di Giustizia Europea e la relativa sanzione – ma anche per la possibilità che ancora si offre di sparare – per mero “divertimento” – a specie le cui popolazioni selvatiche sono riconosciute in crisi sia livello nazionale sia a quello internazionale”.
1 luglio 2013
Fonte: IlModeratore