La Lega antivivisezione vince la battaglia contro il piano di controllo numerico per alcune specie di corvidi nella provincia di Livorno.
La stessa Provincia di Livorno ha provveduto a ritirare il piano relativo al biennio 2011-2012 finalizzato al controllo numerico della popolazione di alcune specie di corvidi, come gazze e cornacchie; secondo il piano nell’arco del biennio si sarebbero dovute abbattere 2.300 gazze e 100 cornacchie.
La provincia di Livorno aveva emanato il piano di controllo nel mese di aprile di quest’anno basandosi sulla quantificazione dei danni provocati all’agricoltura dalle Gazze e dalle Cornacchie ma effettivamente senza fornire dati oggettivi che potessero dare sostegno alla tesi; in pratica l’unica giustificazione fornita riguardava l’eccessiva presenza delle specie in questione fornendo come unica soluzione al problema l’abbattimento selettivo.
Secondo la Lav, da un attento esame del documento provinciale sono emersi numerosi punti di illegittimità in pieno contrasto con le norme nazionali poste a tutela della fauna selvatica.
Nello specifico il piano provinciale prevedeva come unica soluzione l’abbattimento delle specie dannose senza però prevedere ulteriori misure di contenimento come invece previsto dall’art.19 della legge nazionale 157/92 nonché ribadito dall’ISPRA con proprio parere.
In base a tutte queste considerazione ed a seguito della diffida presentata dalla Lav, la Provincia di Livorno ha provveduto a ritirare preventivamente il piano di controllo.