Anche in Liguria si ritorna a cacciare in deroga; si riapre infatti la caccia in deroga allo storno precedentemente sospesa dal TAR a seguito di un ricorso presentato dalle associazioni ambientaliste.
Nella giornata di ieri, 03 Novembre 2011, il TAR ligure ha infatti deciso di riaprire la caccia in deroga ritirando l’ordinanza di sospensione emessa il 15 ottobre scorso riguardante la caccia in deroga allo storno.
Si legge nella nuova ordinanza del Tribunale Amministrativo Regionale che: “il ricorso non pare presentare elementi di fondatezza: muove dall’errata qualificazione del parere tecnico-scientifico dell’ISPRA, che è obbligatorio ma non vincolante […] supplito […] dal parere dell’Università di Genova, che […] integra la motivazione dell’atto impugnato”.
Inoltre il ricorso “lamenta la violazione della disciplina comunitaria che, viceversa, ai sensi dell’art. 9 n. 1 lett c della direttiva 74/409/CEE, consente il limitato prelievo venatorio in deroga della specie in esame ed alla quale l’amministrazione s’è tenuta nel quantificare correttamente il numero massimo degli abbattimenti”.
Infine il ricorso delle associazioni ambientaliste “equivoca il contenuto della disposizione in ordine alla tassativa individuazione dei soggetti tenuti alla vigilanza da ritenersi invece meramente esplicativa”.
Ovvia soddisfazione del consigliere regionale, Alessio Cavarra, “Sono molto soddisfatto del pronunciamento del TAR, che mi fa ben sperare nei confronti della prossima udienza (non ancora fissata)”.
Prosegue Cavarra, “E’ un primo passo importante che va incontro alla bontà del provvedimento che abbiamo approvato in Regione. Sin dall’inizio della legislatura abbiamo infatti cercato di affrontare il problema in modo pratico e bipartisan, avvalorando la nostra proposta con studi oggettivi che provassero lo stato di salute dello storno e la possibilità di cacciarlo”.
Infine conclude il consigliere “tutto questo nella piena convinzione che la caccia è uno sport di tutti, pienamente lecito e come tale deve poter essere praticato. Questa sentenza restituisce un diritto che il mondo venatorio ligure si è visto negare per anni, ridando la libertà ai cacciatori di cacciare una specie come lo storno, già per altro consentita in quasi la totalità dei paesi europei”.