Per sopperire alla carenza del Calendario Venatorio ligure il consigliere Bruzzone presenta una proposta di legge per garantire un nuovo documento regionale per la stagione 2012/2013.
Nella mattinata odierna il consigliere regionale della Liguria, Francesco Bruzzone ha presentato una proposta di legge per la determinazione di un provvedimento amministrativo che disciplini l’attività venatoria nella regione per la prossima stagione venatoria. L’iniziativa segue l’annullamento da parte della Corte Costituzionale del vecchio Calendario Venatorio triennale istituito con la legge regionale n.12 del 2011.
Secondo Bruzzone l’iter in commissione per l’approvazione del provvedimento potrebbe iniziare già entro una decina di giorni in modo da poter avere il nuovo Calendario Venatorio già prima dell’apertura della stagione venatoria 2012/2013.
Il consigliere ligure propone di modificare la legge quadro regionale sulla caccia in particolare il comma 7 dell’articolo 34 della Legge Regionale n.29 del 1 luglio 1994, definendo con certezza le giornate in cui è consentito l’esercizio venatorio.
Inoltre con una proposta di deliberazione Bruzzone vuole definire il nuovo Calendario Venatorio per la prossima stagione che avrà inizio già il prossimo 1° giugno per il prelievo di selezione agli ungulati.
Sulla proposta ha spiegato Bruzzone, “Ritengo indispensabile dare certezza sulle regole e le condizioni per la prossima stagione di caccia sulla cui base gli oltre 22.000 cacciatori liguri pagheranno anticipatamente tasse statali, regionali oltre ai previsti contributi agli organi di gestione ed alle compagnie di assicurazione”. Proseguendo afferma il consigliere “Auspico la massima condivisione da parte di tutti coloro che intendono mantenere viva la caccia in Liguria”.
Infine ha concluso Bruzzone, “Abbiamo ritenuto opportuno presentare due provvedimenti affinché concretamente possa essere avviato il percorso normativo nell’ambito del Consiglio regionale ovviando alla mancanza di interventi concreti da parte della Giunta regionale che in merito si è limitata soltanto ad annunci giornalistici. Da quasi 20 anni nella nostra regione il calendario venatorio è stabilito con legge regionale. Adesso, invece, la Corte costituzionale ha deciso diversamente, benché nessuna norma sia cambiata”.