Dopo la nuova dichiarazione di illegittimità da parte della Corte Costituzionale la Regione Liguria si sta adoperando al fine di presentare una nuova legge sulla caccia concernente le aree contigue alle zone parco.
L’iniziativa è stata annunciata dall’assessore ai Parchi, Renata Briano, aggiungendo che la nuova legge potrebbe essere varata già nelle prossime settimane e possa dare il giusto contributo per risolvere situazioni gravi come quelle relative alla eccessiva presenza di cinghiali sul territorio.
Tutto ebbe inizio con la sentenza della Corte Costituzionale, n.315 dell’11 novembre 2010, con la quale la legge regionale 29/1994 venne dichiarata illegittima; in particolare la norma in essa contenuta autorizzava i cacciatori iscritti nell’ATC a poter praticare la caccia nelle aree contigue ai parchi naturali cioè quelle zone che contornano alcuni dei parchi presenti nella Regione Liguria come Portofino, Antola, Montemarcello, Aveto e Magra.
Venendo a mancare la norma, la Regione Liguria, aveva deciso di applicare il principio della cosiddetta “residenza venatoria”, previsto dalla legge sulla caccia 157/1992, rispetto alla residenza anagrafica; in questo modo si raggiunse un buon equilibrio tra le richieste dei cacciatori e le esigenze di tutela delle aree protette.
La Briano commenta, “Purtroppo il ricorso ha rimesso in discussione gli equilibri raggiunti in questi anni con fatica e impegno” e considera queste iniziative, per quanto legittime, “utili ad alimentare posizioni contrarie ai parchi a cui mi contrapporrò con tutte le mie forze”.
Aggiunge inoltre l’assessore ai Parchi, “Però è mio dovere trovare delle soluzioni immediate perché la gestione e l’attività venatoria, in particolare per il cinghiale – specie che causa notevoli danni all’agricoltura – sono necessarie e non si possono portare avanti soltanto con i residenti nei comuni dei parchi per il numero troppo esiguo di persone”.
Per contrastare il problema dei danni causati dall’eccessiva proliferazione del cinghiale, la regione Liguria ha proposto, l’anno scorso, legge urgente che però è stata impugnata dal Governo e che la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima con la sentenza n.263 del 12 ottobre 2011.
L’assessore Briano commenta la nuova sentenza, “Di fronte a questa nuova sentenza, e dopo un anno di lavoro con i soggetti interessati stiamo lavorando ad un nuovo testo, che prende spunto da altre leggi regionali vigenti, che verrà portato in consiglio regionale entro fine mese”.
Nel frattempo ai vari Parchi regionali, agli ATC ed alle Province è stato chiesto di impegnarsi fin da subito nella stesura di un regolamento che possa apportare un contributo alla risoluzione del problema.