Caccia: Liguria, il Consiglio di Stato restituisce validità al Calendario Venatorio, soddisfazione dal Coordinamento delle Associazioni Venatorie liguri per l’ordinanza che riapre la caccia.
In merito all’ordinanza del Consiglio di Stato n. 4683/2013 di oggi 27 novembre 2013 con la quale viene resa nuovamente praticabile l’attività venatoria in Liguria con le regole riportate nel primo calendario venatorio approvato dal Consiglio regionale nel maggio scorso (DCR n. 11 del 7/5/2013) il Coordinamento delle Associazioni venatorie della Liguria (Federazione Italiana della Caccia, ANUUMigratoristi, Libera Caccia, Arci Caccia, Enalcaccia):
Riscontra con soddisfazione che le tesi tanto enfatizzate dalle Associazioni ricorrenti sono state disattese oltre che dal Tar Liguria anche dal Consiglio di Stato.
Si rammarica del fatto che per motivi pretestuosi ed infondati e grazie a cavilli procedurali i Cacciatori liguri abbiano dovuto subire ingiustamente la perdita di numerose giornate di caccia.
Si impegna a valutare ogni ulteriore e futura azione tesa alla difesa della categoria e all’indennizzo del danno subito.
Ringrazia gli Uffici della Regione Liguria per il lavoro svolto e per l’impegno profuso.
Ringrazia i propri legali dello studio genovese del prof Alberti ed in particolare gli Avvocati Mozzati e Balletti per il supporto e per l’ottima attività difensiva espletata.
Nel frattempo però gli anticaccia godono la mezza vittoria, visto che hanno in parte raggiunto lo scopo di far chiudere la caccia proprio durante la migrazione invernale di molte specie di avifauna. Infatti le sigle animaliste ricorrenti hanno così commentato la decisione del Consiglio di Stato, “L’ordinanza 4683 del Consiglio di Stato depositata oggi pomeriggio riapre varie forme di caccia in Liguria, ma l’obiettivo è stato comunque raggiunto”.
Proseguendo infatti le associazioni animaliste ricorrenti, Wwf, Lega abolizione Caccia e Verdi, hanno spiegato, “Colombacci e specie di avifauna della famiglia dei turdidi hanno in gran parte raggiunto i quartieri di svernamento africani, indisturbati in Liguria (grazie ai 3 stop giudiziari) nel periodo culmine per il passaggio, ossia da metà ottobre a fine novembre Restiamo dunque ‘grati’ agli amministratori regionali che con la loro insipienza (ad esempio l’inserimento di una specie protetta nell’elenco delle specie cacciabili) hanno permesso, di fatto, questo eccezionale risultato protezionistico in Italia”.
Gli anticaccia poi ricordano “che tutti questi passaggi riguardano solo gli aspetti cautelari urgenti”, e che il pronunciamento nel merito “richiederà mesi, e giungerà quando la stagione venatoria sarà già terminata. I giudici amministrativi d’appello, inoltre, riconoscendo la bontà e la novità del ricorso, hanno compensato tra le parti le spese legali e sottolineato che la deroga per ulteriori due giornate settimanali di caccia (oltre alle canoniche tre) nei mesi di ottobre e novembre alle specie migratrici, era giuridicamente fallace per la maggior parte dei volatili cacciabili”.
Infine gli animalisti ricordano che “il TAR Liguria, lo scorso 23 agosto, ha condannato con sentenza di merito n.1130 la Regione Liguria per l’uso delle munizioni al piombo nella caccia agli ungulati riguardo al calendario venatorio dello scorso anno, e che pertanto tale pratica non sembra legittima neppure per quest’anno”.
27 novembre 2013