La Regione Liguria ha approvato la proposta di legge che apporta alcune modifiche alla normativa regionale a disciplina dell’attività venatoria.
Con 27 voti favorevoli, 5 contrari e 2 astenuti (Manti del pd e Conti Federazione della sinistra) è stata approvata la proposta di legge 220 “Modifiche alla legge regionale 1 luglio 1994, n.29 (norme regionali per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio)”, primo firmatario Francesco Bruzzone.
E’ stato approvato l’emendamento (Bruzzone, Garibaldi, Chiesa, Ferrando, Cavarra) che regolamenta in modo più specifico gli appostamenti fissi. La legge, tra gli altri elementi di novità introdotti, prevede che, qualora intervenga un provvedimento sospensivo dell’efficacia del calendario venatorio, durante la stagione venatoria stessa, la Giunta regionale, sentita la commissione consiliare competente, è autorizzata ad approvare un nuovo Calendario Venatorio, riferito all’anno in corso, in tempi molto stretti. L’approvazione è prevista entro dieci giorni dalla data del provvedimento sospensivo.
Si stabilisce che le giornate di caccia settimanale siano tre a scelta del cacciatore. Si aggiungono due giornate settimanali per l’esercizio venatorio da appostamento alla fauna selvatica migratoria nel periodo intercorrente fra il 1 ottobre ed il 30 novembre.
Sono previste misure che garantiscono una maggior tutela dei richiami vivi. La nuova legge regionale, sentiti la Commissione faunistico venatoria regionale e l’ISPRA, stabilisce che il Calendario Venatorio abbia valenza annuale e non triennale, come avveniva in passato.
Francesco Bruzzone ha illustrato la relazione di maggioranza: «La presente proposta di Legge intende produrre alcune modifiche alla Legge regionale 29 del 94 introduce miglioramenti alle norme per la detenzione dei richiami vivi, autorizza la Giunta all’approvazione urgente e in tempi brevi di un eventuale calendario transitorio in caso di sospensione dell’efficacia del calendario vigente e stabilisce che le giornate di caccia sono almeno 3 settimanali a scelta del cacciatore. Il lavoro svolto durante le sedute della Commissione consiliare, inoltre, ha prodotto adeguati miglioramenti al testo iniziale. Auspico, quindi, una veloce ed ampia approvazione della legge».
Lorenzo Pellerano, relazione di minoranza: “Negli ultimi mesi abbiamo impegnato la commissione attività produttive con proposte sulla caccia. Onore al merito all’impegno dei consiglieri, ma viene da pensare che ci siano temi più importanti per la vita dei cittadini soprattutto in questi tempi, e alla maggioranza dei liguri forse questo tema non interessa. Ci sono altre priorità su cui impegnare le commissioni del Consiglio regionale. Sul tema specifico ribadiamo di non essere contrari alla caccia, ma bisogna rispettare le regole. Spesso abbiamo votato in quest’aula leggi che poi sono state bocciate da Tar, Corte Costituzionale e Consiglio di Stato. Bisogna fare calendari legittimi, che non rischiano di essere impugnati”.
Nella discussione generale sono intervenuti:
Valter Ferrando che ha annunciato il voto favorevole: “Questi provvedimenti sono sempre sottoposti alle forche caudine del Tar e questa legge mette al riparo l’attività venatoria da lunghe sospensioni”.
Gino Garibaldi, che ha annunciato voto favorevole ha aggiunto: “La caccia è un tema importante per chi vive nell’entroterra, perché i cacciatori presidiano il territorio”.
Critici sulla questione gli ambientalisti del Coordinamento Ambientalisti Liguria che ancor prima della votazione definivano le modifiche alla legge sulla caccia una “leggina paracadute”.
Si leggeva infatti in una nota dell’associazione ambientalista, “Molti consiglieri regionali liguri sono talmente certi dell’illegittimità del “Calendario Venatorio Regionale 2012/13? (le regole per la prossima stagione di caccia, che inizia il 16 settembre), il cui voto è previsto per domani 7 agosto in Consiglio Regionale, che nella seduta di oggi di premurano di votare , come antipasto, una leggina “paracadute”.
Nel testo della proposta di legge n. 220 in voto stamane in via Fieschi è infatti previsto che in caso di eventuali ricorsi e di sospensione da parte del Tar del calendario venatorio, non più il Consiglio Regionale ma la sola Giunta sia obbligata velocemente a varare un provvedimento-tampone entro massimo 10 giorni, per garantire la continuità delle schioppettate.
“E’ la plateale dimostrazione che la caccia in Liguria per anni si è svolta in spregio ai pareri scientifici dell’Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale e ai pronunciamenti della Corte Costituzionale”, affermano gli ambientalisti liguri di Wwf, Italia Nostra, Lac ed Enpa.
Con le sentenze n. 105 e n. 106, pubblicate e depositate il 26 aprile 2012, la Corte Costituzionale ha infatti:
– annullato il calendario venatorio triennale 2011-14 della Regione Liguria (che sarebbe stato valido ancora per le prossime due stagioni di caccia), sia perché approvato con legge regionale (illegittimo il trucco della legge-provvedimento per evitare ricorsi al Tar, ma ci vuole invece un atto amministrativo) sia perché con validità triennale anziché annuale come dispone la legge statale sulla caccia 157/92.
– annullato l’illegittima possibilità’ per le province di consentire la caccia sulla neve agli ungulati nei territori appenninici della Liguria.
Ai primi di giugno l’Ispra ha comunicato il suo parere obbligatorio alla Regione Liguria circa la bozza del prossimo calendario venatorio, criticando – tra l’altro- l’eccessivo ricorso alle deroghe per le giornate di caccia nei mesi di ottobre e novembre (quello delle migrazioni), sostenendo che in base al principio di precauzione cinque giornate di caccia settimanali sarebbero troppe, anziché le canoniche tre giornate che sarebbero l’indicazione principale stabilita dalla legge statale 157/92. Troppo prolungati per l’Ispra anche i periodi di caccia a tordi e beccacce.
Gli ambientalisti criticano anche l’operato della IV Commissione Consiliare “attività produttive”, che – in tempi di crisi economica- nel solo 2012 ha dedicato in ordine del giorno ben 8 sedute su 24 al tema della caccia agli uccelli.
Fonti: Ufficio Stampa del Consiglio Regionale Liguria e Coordinamento Ambientalisti Liguria