La Regione Puglia stanzia fondi all’Ambito Territoriale di Caccia della Provincia di Lecce a sostegno dell’attività venatoria scatenando le furie degli animalisti.
I fondi regionali stanziati all’ATC leccese, un totale di 180mila euro, dovrebbero essere destinati ad attività di sostegno all’attività venatoria e ad interventi per il miglioramento ambientale a fini faunistici ma gli ambientalisti della Lega Nazionale per la difesa del Cane non sembrano d’accordo e innescano un’accesa polemica.
Il denaro stanziato sarebbe stato già destinato dal Comitato di gestione dell’ATC, con appositi provvedimenti, per una gara da 90mila euro per la fornitura di lepri di provenienza nazionale ai fini del ripopolamento faunistico e per un bando dello stesso importo per l’accesso agli incentivi economici a favore di proprietari e conduttori di quei fondi rustici oggetto di interventi per il miglioramento ambientale a fini faunistici.
In particolare l’esponente salentina del movimento animalista, Maria Teresa Corsi, contestando la finalità dello stanziamento di fondi all’ATC inveisce contro il Presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, “Caro presidente, mentre il governo taglia le pensioni a tanti poveri anziani che non ce la fanno a tirare avanti, riteniamo ingiustificata la decisione di destinare alla caccia decine di migliaia di euro”.
Prosegue polemica l’animalista, “Perché sostenere un’attività che è puro divertimento per tanti appassionati i quali dovrebbero, invece, risarcirci con una tassa apposita per tutto il piombo che disseminano nelle campagne?”.
Continuando suggerisce la Corsi, “Si faccia un uso migliore di tutti quei quattrini e non si vada a foraggiare un settore che a nostro avviso proprio non ha bisogno di alcun contributo pubblico, soprattutto considerati i tempi di crisi”.
Infine afferma concludendo la Corsi, “Non so davvero come si possano giustificare spese di questa portata. Ora non mi resta che lanciare un appello a Gabellone perché si cambi registro”.
La replica del Presidente della Provincia non si è fatta attendere e così ha risposto agli attacchi animalisti: “Anzitutto stiamo parlando di fondi regionali che noi destiniamo seguendo regole ben precise. Comunque sono in totale sintonia con Maria Teresa Corsi, tanto che ho fatto richiesta all’Unione delle province italiane affinché si faccia portatrice di una proposta di modifica della legge che regola la materia in modo da ottenere più fondi da destinare all’Osservatorio faunistico provinciale di Calimera”.
Il Presidente Gabellone fa riferimento alla Legge Regionale 27/98 che disciplina la protezione della fauna selvatica omeoterma, le attività di tutela e programmazione delle risorse faunistico ambientali nonché l’attività venatoria.
Le modifiche alla legge in questione chieste dalla Provincia, annunciate da Gabellone, si riferiscono in particolare all’articolo 54 concernente le modalità di ripartizione dei fondi provenienti dalle tasse regionali.