Il TAR del Lazio accoglie il ricorso presentato dalle associazioni ambientaliste avverso una parte del Calendario Venatorio regionale.
Il Tribunale Amministrativo Regionale con un ordinanza emessa nella giornata di ieri 25. Novembre 2011, ha accolto parzialmente l’istanza cautelare richiesta da Lav e Lac in merito al contenuto del Calendario Venatorio le quali però chiedevano addirittura la totale sospensione della caccia.
Ovvia soddisfazione da parte degli ambientalisti tra cui il Presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, che così commenta la decisione del TAR, “E’ una buona notizia il fatto che il Tar del Lazio abbia accolto il ricorso delle associazioni contro una parte corposa del Calendario Venatorio, decidendo, tra l’altro, di contrarre il periodo di caccia giudicato troppo lungo”.
Inoltre, prosegue Bonelli, “Sono state accettate in pratica sia le prescrizioni della UE e dell’Ispra in materia, che la Regione Lazio aveva ignorato, tra cui il divieto di utilizzo delle munizioni di piombo nelle zone umide e nella caccia agli ungulati, che nel Lazio erano ancora autorizzate nonostante la loro pericolosità anche per la salute umana”.
Continua soddisfatto il presidente dei Verdi sulla questione “Si tratta di una vittoria del movimento ecologista ed animalista che arriva in un momento significativo visto che solo ieri la UE ha aperto una procedura d’infrazione, la seconda, in materia di caccia, che porterà ad una condanna estremamente costosa per le casse dello Stato, in un momento di grave crisi economica e sociale. Da rilevare come la Presidente Polverini, nonostante una condanna conclamata, avesse comunque deciso di varare un Calendario Venatorio che si sapeva sarebbe stato successivamente bocciato dal TAR”.
E’ bene precisare però che il TAR del Lazio ha solo parzialmente accolto l’istanza cautelare e che con la propria ordinanza non dispone l’interruzione dell’attività venatoria ma esclusivamente ne anticipa le date di chiusura previste per le specie beccaccia, acquatici e tordidi e altresì limita l’utilizzo di munizioni tossiche contenenti piombo.
Per il resto l’attività venatoria prosegue secondo le disposizioni del vigente calendario venatorio quindi i cacciatori del Lazio potranno normalmente proseguire l’attività di caccia.
L’Assessore Regionale alle Politiche Agricole, Angela Birindelli, ha così commentato la questione, “Come l’anno scorso si verifica un utilizzo strumentale e politicizzato dell’ordinanza del TAR sul calendario venatorio della Regione Lazio. L’impianto generale del calendario è rimasto immutato ed è stata impugnata solo una parte residuale del testo sulla quale stiamo già facendo gli approfondimenti necessari”.