Caccia: Lazio, Calendario venatorio regionale, Arci Caccia presenta ricorso al Tar per tutelare la certezza di diritto dei cacciatori e della caccia responsabile.
“Difenderemo i diritti dei cacciatori e della caccia responsabile in Tribunale”: lo annuncia Claudio Terribili, presidente dell’Arci Caccia del Lazio a seguito della decisione della regione Lazio, su richiesta del Ministero dell’Ambiente, di limitare al 19 gennaio l’attività venatoria a tordo bottaccio, tordo sassello e cesena. Per questo, insieme alle altre associazioni venatorie, stiamo predisponendo un ricorso urgente al Tar sia per chiedere la sospensiva del decreto regionale e sia per confutare nel merito le scelte effettuate”. “Peraltro la decisione della Regione – sostiene il presidente Terribili – arriva a distanza di mesi dalla richiesta del Ministero dell’Ambiente e senza che, come prevede la legge od anche solo per ragioni di opportunità, l’assessore regionale all’agricoltura e alla caccia abbia sentito il dovere di convocare il Comitato tecnico faunistico venatorio, ovvero l’organo chiamato ad esprimere pareri sul calendario venatorio”.
“Si è scelta invece da parte della Regione – conclude Claudio Terribili – la strada delle decisioni unilaterali e in gran segreto a ridosso delle scadenze temporali imposte poi con il decreto con l’evidente scopo di scoraggiare eventuali iniziative giuridiche di contrasto. Così non sarà perché intendiamo tutelare la certezza dei diritti dei cacciatori del Lazio e lo faremo in ogni sede insieme alle altre organizzazioni”.
L’Arci Caccia infine ricorda che solo pochi mesi fa il Tar del Lazio, con propria sentenza, aveva dichiarato legittimo il calendario venatorio comprendente anche la richiesta da parte di alcune associazioni ambientaliste della riduzione dei tempi di caccia per le stesse specie oggi oggetto del decreto.
ARCI CACCIA Comitato regionale Lazio
( 16 gennaio 2015 )