La Giunta Toscana ha approvato una delibera che avvia il processo di redazione del Piano faunistico venatorio regionale, il primo che sarà realizzato dalla Regione dopo il passaggio di competenze delle Province, avvenuto nel 2016. La delibera, spiega una nota, è stata portata in giunta dall’assessore all’agricoltura Marco Remaschi. Il piano avrà un impianto che punta sulla sostenibilità ambientale, il rispetto della biodiversità, la protezione e gestione della fauna e le specificità del territorio. “Il Piano faunistico venatorio regionale (Pfvr) – sottolinea Remaschi – il documento base da cui deriverà tutta la futura programmazione delle attività in ambito di gestione faunistica del territorio toscano.
Abbiamo cercato di introdurre contenuti innovativi partendo da una attenta analisi dei dati e da una ampia concertazione con le organizzazioni professionali agricole, le associazioni venatorie e di protezione ambientale”. Remaschi ha ricordato come la sostenibilità sia uno dei temi principali del Piano. “Tutto il sistema agrosilvopastorale dovrà essere sostenibile dal punto di vista ambientale e gestionale. Non solo per le specie oggetto di prelievo venatorio ma, in generale, del territorio e dei suoi ecosistemi al fine di garantire il massimo della biodiversità”.
Altro aspetto al centro del piano la protezione e la gestione del territorio e della fauna perché, osserva l’assessore, “per la salvaguardia di numerosi habitat da alcuni anni è evidente come debbano essere introdotte misure attive di gestione, ad esempio sugli ungulati. I contenuti del Piano saranno inoltre condivisi con il territorio perchè la condivisione importante per ogni atto pianificatorio” (Il Tirreno).