Abbiamo cercato di introdurre contenuti innovativi partendo da una attenta analisi dei dati e da una ampia concertazione con le organizzazioni professionali agricole, le associazioni venatorie e di protezione ambientale”. Remaschi ha ricordato come la sostenibilità sia uno dei temi principali del Piano. “Tutto il sistema agrosilvopastorale dovrà essere sostenibile dal punto di vista ambientale e gestionale. Non solo per le specie oggetto di prelievo venatorio ma, in generale, del territorio e dei suoi ecosistemi al fine di garantire il massimo della biodiversità”.
Altro aspetto al centro del piano la protezione e la gestione del territorio e della fauna perché, osserva l’assessore, “per la salvaguardia di numerosi habitat da alcuni anni è evidente come debbano essere introdotte misure attive di gestione, ad esempio sugli ungulati. I contenuti del Piano saranno inoltre condivisi con il territorio perchè la condivisione importante per ogni atto pianificatorio” (Il Tirreno).