E’ appena iniziata la stagione venatoria tra mille polemiche e controversie, tra l’altro ancora in atto, con non poche difficoltà per gli onesti cacciatori e ci si mettono anche i soliti furbi a sporcare il buon nome del cacciatore italiano.
23 Settembre 2011 – In provincia di Firenze gli uomini del Corpo Forestale dello Stato hanno infatti denunciato a piede libero due giovani che non fanno assolutamente parte del popolo della caccia ma che possono al massimo far parte del popolo delle carceri; con le loro gesta purtroppo questi due sedicenti furbi altro non fanno che infangare un’antica passione come la caccia.
Il Corpo Forestale dello Stato dei Comandi Stazione di Barberino del Mugello, Ceppeto e Covigliaio ha svolto una serie di operazioni antibracconaggio finalizzate a contrastare il fenomeno del bracconaggio nonché ad accertare il verificarsi di situazioni di irregolarità e violazioni concernenti sia l’uso dei mezzi di caccia che gli orari consentiti.
Proprio nell’ambito di una di queste operazioni antibracconaggio svoltasi nella nottata tra il 22 e il 23 settembre nel territorio di Berberino del Mugello (FI), gli uomini della Guardia Forestale hanno colto in flagranza due giovani di 21 e 22 anni i quali si sono introdotti all’interno di un’azienda faunistico venatoria e hanno pensato bene di mettersi a cacciare con una balestra mentre restavano appostati dall’interno della loro autovettura.
Al sopraggiungere degli agenti i due delinquenti lanciato dal finestrino la balestra e i dardi dopodiché hanno tentato di darsi alla fuga con la propria auto ma un’altra pattuglia appostata poco distante ha provveduto a bloccare i fuggitivi.
La balestra abbandonata dai due soggetti è stata trovata dagli uomini della Guardia Forestale perfettamente funzionante e pronta allo scatto con un dardo già caricato; nella macchina inoltre sono stati ritrovati alcuni strumenti da taglio.
I due giovani pregiudicati, entrambi avevano a carico precedenti penali, sono stati denunciati a piede libero per esercizio della caccia da autoveicolo, esercizio della caccia con mezzi non consentiti, esercizio della caccia in orari non consentiti ed all’interno di una zona faunistico venatoria nonché resistenza a pubblico ufficiale.
Fortunatamente queste persone non rispecchiano il popolo della caccia che anzi partecipa spesso attivamente alla lotta contro il bracconaggio.