Caccia nel Gargano: Scegliere il Gargano per le proprie giornate di caccia equivale ad immergersi in meraviglioso territorio, fatto di natura selvaggia e fresca e numerose specie animali, che metteranno a dura prova le capacità dei cacciatori più esperti. Un’esperienza da vivere.
Di tenute di caccia meravigliose e ricche il mondo ne è pieno, eppure l’Italia e le sue miracolose regioni, mantengono una varietà sorprendente, che definisce i cacciatori italiani fra i più fortunati del mondo.
Microclimi che convivono in uno stesso territorio, habitat naturali simili eppure ricchi di differenziazione, situazioni costiere, collinari e montane, danno ospitalità a numerose specie di volatili e di selvatici differenti. E’ questo ad esempio il caso del Gargano, eccellente regione italiana, specie se si parla di attività venatoria e di meraviglie naturalistiche.
Organizzare il proprio viaggio in Gargano infatti non significherà esclusivamente dilettarsi con una caccia che mette alla prova le capacità dei cacciatori anche più esperti, ma piuttosto varrà un’immersione a tutto tondo in una natura rigogliosa, in boschi fitti e lussureggianti, fra una flora ed una fauna che porteranno indietro nel tempo cacciatori e visitatori.
Proprio così perché l’amante dell’attività venatoria potrà accompagnarsi alla propria famiglia, che durante tutta la giornata sarà impegnata in numerosissime escursioni avventurose alla scoperta delle sorprese architettoniche locali ma soprattutto dei suggestivi scorci naturalistici.
Per organizzare la propria esperienza di caccia sul Gargano si potrà richiedere l’aiuto di associazioni ed organizzazioni venatorie che di norma si occuperanno di provvedere all’alloggio, poco distante dalle zone nelle quali si svolgeranno le battute di caccia, dei pranzi al sacco e delle cene, e soprattutto penseranno ai dettagli della giornata venatoria. Inoltre si occuperanno di fornire i cacciatori di un accompagnatore – guida che conosca con precisione il territorio.
La conoscenza del territorio è per altro fondamentale, dato che le specie alle quali si potrà dare la caccia sono davvero numerose: si passerà dai tordi, merli e cesene ai colombacci, dalla beccaccia ai cinghiali, dalle quaglie ed allodole nel tavoliere delle Puglie, fino agli acquatici nelle botti del lago di Lesina, per concludere con i fagiani e starne della zona ZAC del Parco Nardini.
Il periodo migliore per la caccia ai tordi sul Gargano, parte dal mese di novembre fino agli inizi di gennaio. Le zone di caccia ideali per la tecnica al passaggio, allo spollo, al traccheggio ed al rientro sono a ridosso del mare, immersi in una bellissima vegetazione mediterranea fatta di biancospino, mirto, corbezzolo, alloro ed uliveti.
Il mese di novembre, temperato e mite, è ideale anche per la caccia alle beccacce, che trovano eccellente ospitalità nelle foreste e zone boscose del Gargano.
Se invece si desidera dare la caccia alle allodole, il periodo migliore è quello che va dalla metà di ottobre fino alla metà di novembre. La caccia potrà essere condotta secondo la tecnica dell’appostamento temporaneo o allo schizzo. Le zone migliori sono le stoppie e i seminati della ampie e affascinanti pianure del Tavoliere. In questo caso si dimostrerà particolarmente utile la presenza di una guida, che sarà in grado di indicare i percorsi ideali e più facili da percorrere.
Anche la caccia ai colombacci è particolarmente praticata sul Gargano e richiama cacciatori pugliesi e italiani in genere. Si tratta di una cacca di attesa da appostamento in punti strategici immersi in boschetti di quercia, di leccio, di faggio o in zone coltivate, in territori punteggiati di macchia mediterranea e pinete.
Non da meno la caccia alla quaglia, forse una delle più praticate in zona, che richiede necessariamente un cane da ferma che durante questo genere di attività potrà dare certamente il meglio di sè.
Infine sul Gargano, a grande sorpresa si potrà andare anche a caccia di acquatici. Il periodo consigliato è quello di ottobre, quando anatre e folaghe abitano il lago di Lesina. Anche in questo caso segreto per il successo è una buona guida che sappia condurre la barca e scegliere i luoghi migliori.
In linea di massima comunque, qualunque sia la caccia da voi scelta, i carnieri saranno abbondanti e le giornate particolarmente soddisfacenti.
Se invece avete il desiderio di visitare il territorio anche solo per sfizio, il pretesto potrebbe essere l’addestramento all’attività venatoria del vostra amico cane. Il luogo ideale è il Parco Nardini, area ZAC per eccellenza, nella quale è consentita la caccia alla selvaggina allevata durante tutto l’anno.
L’estensione del territorio è di 70 ettari e l’offerta di specie cacciabili è davvero ampia: possiamo parlare di quaglie, di fagiani e di starne. Per vostro diletto, a meno di 15 km dal parco si trova una meravigliosa fossa olimpica di Tiro al Volo.