La delibera regionale
La Giunta regionale, con delibera presentata dall’Assessore alla caccia Cristiano Corazzari, ha approvato oggi la modifica del vigente calendario venatorio regionale di cui alla Dgr n. 970 del 2 agosto 2022, in relazione al punto 4 che disciplinava le due giornate integrative di caccia da appostamento alle specie migratorie dal 1 ottobre al 30 novembre 2022. Con la modifica odierna è stata disposta la riduzione da due ad una giornata integrativa da appostamento. Il prelievo è consentito per le seguenti specie: germano reale, folaga, gallinella d’acqua, alzavola, mestolone, canapiglia, porciglione, fischione, marzaiola, frullino, merlo, colombaccio, cesena, tordo sassello e tordo bottaccio.
Il calendario venatorio originario
In origine il calendario venatorio regionale aveva previsto due giornate integrative. Su ricorso delle associazioni ambientaliste il TAR del Veneto ha disposto la sospensiva in via cautelare del calendario venatorio in attesa della discussione di merito fissata per il 30 novembre 2022. Nell’ordinanza di sospensione i giudici amministrativi regionali hanno indicato che le argomentazioni dedotte dalla Regione a sostegno della concessione delle giornate aggiuntive per il periodo ottobre-novembre per le specie migratorie non appaiono pienamente convincenti e idonee a superare il parere di ISPRA.
Nuovi dati sui prelievi
“Per superare lo stallo della situazione e contemperare le istanze di cacciatori e ambientalisti, nelle more dell’udienza di merito davanti al TAR, la Regione ha ritenuto opportuno avviare un confronto con ISPRA al fine di poter avere un nuovo parere da parte dell’istituto in relazione alle giornate aggiuntive – spiega l’Assessore Corazzari –. La Regione Veneto ha fornito nuovi dati sui prelievi delle specie e ISPRA ha fornito il proprio parere favorevole ad una giornata aggiuntiva settimanale, di caccia all’avifauna migratoria nei mesi di ottobre e novembre 2022 in tutto il territorio regionale. Giornata che si aggiunge alle tre già previste dalla normativa vigente”.