Le Associazioni ambientaliste denunciano illegalità e pericolosità delle torrette di caccia facendo muovere i controlli della Polizia Locale; sistema satellitare GPS per l’individuazione delle altane abusive.
I vigili infatti hanno intrapreso l’indagine volta a ricercare le altane costruite sui colli di Monte Pian a seguito della denuncia degli ambientalisti secondo i quali queste costruzioni sarebbero contrarie ad ogni normativa ambientale ed urbanistica nonché alle più ovvie norme di sicurezza.
Tutto ha avuto inizio dopo che il Gruppo d’intervento giuridico ha rappresentato, sia al Comune che alla Magistratura, una probabile situazione di abusivismo edilizio finalizzato all’attività venatoria con esplicita richiesta di informazioni di carattere ambientale corredata da documentazione fotografica.
Dagli accertamenti svolti in merito dal Comune si evince la completa assenza di richieste di autorizzazione alla costruzione di strutture per la caccia, siano essere temporanee che permanenti, pertanto gli Uffici comunali non hanno mai rilasciate autorizzazioni in tal senso. Naturalmente l’esito degli accertamenti comunali non valgono a tacciare di abusivismo le altane da caccia in quanto queste, considerato lo scopo per cui vengono costruite, potrebbero far parte delle autorizzazioni venatorie.
Considerata la situazione controversa la Polizia Locale effettuerà quindi sopralluoghi mirati finalizzati ad un preciso censimento delle altane da caccia, alla verifica della loro natura edilizia identificando sia i proprietari dei fondi ove queste insistono che eventuali cacciatori coinvolti. Ultimati gli accertamenti la Sovrintendenza di Verona sarà chiamata a giudicare eventuali casi di illegalità.
Nel frattempo le associazione ambientaliste, sotto la guida del presidente del Coordinamento protezionistico del Veneto, Renzo Rizzi, ed in accordo con il Corpo Forestale dello Stato, tramite un sistema satellitare GPS effettueranno un attività volta all’individuazione dei proprietari dei fondi interessati.
Rizzi considera le torrette abusive veri e propri “bunker” spesso costruiti sugli alberi a trenta metri d’altezza. Tra le affermazioni di Rizzi sul tema si cela poi un implicita richiesta di appoggio da parte dei “cacciatori di “pianura” riferendosi ai “cacciatori di montagna” costruttori delle torrette: “Loro sparano a tutto quello che passa nell’alta Valle dell’Agno. E cosa rimane ai cacciatori di pianura?”.