Caccia in Umbria. Un vero e proprio confronto, a tutto campo, sugli aspetti legati alla pratica della caccia in Umbria, con particolare riferimento alle questioni relative al passaggio delle funzioni dalle Province alla Regione.
Ad ospitarlo la Terza Commissione dell’assemblea legislativa regionale, presieduta da Attilio Solinas. Presenti, oltre all’assessore regionale Fernanda Cecchini, i rappresentanti delle associazioni di categoria Federcaccia, Arcicaccia, Libera Caccia, Unione regionale cacciatori Appennino, Coordinamento squadre cinghiale, Enalcaccia, e degli ambiti territoriali di caccia 1 e 2 dell’Umbria.
Tra le diverse questioni emerse quella relativa all’attuale fase di trasferimento delle funzioni venatorie dalle Province alla Regione, soprattutto in relazione alla gestione amministrativa e alle funzioni svolte dalla polizia provinciale. E poi ancora i danni della fauna selvatica; la necessità di adeguare norme e regolamenti regionali ai cambiamenti in atto nella pratica venatoria e nel quadro ambientale-agricolo; le difficoltà gestionali degli Ambiti territoriali di caccia legate anche alla diminuzione delle risorse conseguenti al calo del numero dei cacciatori. Segnalata, inoltre, la necessità di regolamentare in maniera sempre più appropriata la caccia al cinghiale e agli altri ungulati in relazione al loro contenimento per limitare i danni in agricoltura e all’ambiente.
Altra questione posta la necessità di procedere ad accurate verifiche e controlli delle attività delle aziende faunistico venatorie, prima di procedere al rinnovo delle autorizzazioni. Da parte sua l’assessore regionale Fernanda Cecchini ha assicurato che non ci saranno vuoti funzionali nella gestione e nelle attività di controllo e di polizia venatoria nella delicata fase di passaggio delle funzioni dalle Province alla Regione.
In questo senso ha spiegato che 26 dipendenti addetti alla gestione amministrativa del settore sono già stati trasferiti in Regione per occuparsi della gestione della caccia amministrativa, garantendo, così, la continuità delle prestazioni.
Ma la Cecchini ha inoltre posto la necessità di rivedere, nel corso del 2016, la normativa relativa alla caccia, per adeguarla ai cambiamenti in atto, anche in relazione alle funzioni degli Atc, sottolineando l’opportunità di cogliere l’occasione della fase attuale per una rivisitazione del quadro complessivo del settore faunistico-venatorio.
( 17 dicembre 2015 )
Fonte: TerniinRete