Sono stati 306 i cacciatori fermati per controlli dai carabinieri forestali nella giornata di avvio della stagione venatoria in Umbria. Poche le infrazioni: 3 le sanzioni elevate di importo 206 euro, che prevedono anche il sequestro di armi e munizioni per il mancato rispetto lett e c.1 art 21 legge 157/92. Altri 8 cacciatori, invece, sono stati sanzionati per irregolarità al Codice della strada. I carabinieri forestali, come ogni anno, hanno intensificato i controlli su tutto il territorio per prevenire incidenti e controllare che la giornata venatoria si svolga all’insegna del rispetto delle regole. Il Comando Regione Carabinieri Forestale ha previsto il massimo dispiegamento delle pattuglie: 35 le pattuglie impiegate, con oltre 80 forestali per i servizi caccia.
Numerose le chiamate pervenute al numero di pubblica utilità 1515 e al numero unico di emergenza 112 sulle problematiche inerenti alla caccia, che hanno richiesto l’intervento delle pattuglie. Il 90% delle richieste di intervento da parte dei cittadini ha riguardato la presunta mancanza di rispetto delle distanze dalle abitazioni. Si segnala a Città delle Pieve la richiesta di intervento a seguito di una lite causata dalla sosta di veicoli tra dei cacciatori e dei proprietari di una abitazione. I controlli in generale hanno riguardato le persone e i documenti abilitativi oltre che alla verifica delle armi e delle munizioni impiegate.
L’attenzione dei militari è anche ricaduta sul benessere dei cani e dei loro microchip. Sono stati effettuati un totale di 278 controlli; scattati già a partire dalle prime ore del mattino e ora continueranno per tutto il pomeriggio. Un reato, al momento verso ignoti, riscontrato a seguito del rinvenimento di un capriolo morto, specie non cacciabile, nella zona del Lago Trasimeno. In alcune aree si è riscontrata una bassa presenza di cacciatori rispetto alle prime giornate di altri anni. Complice il tempo incerto, ma forse anche le tante polemiche che hanno anticipato questo avvio di stagione venatoria (Tutt’oggi).