Il punto di vista della Lega
“Apprendiamo dalle associazioni i contenuti della bozza del Calendario venatorio diffusa dalla Regione. L’auspicio è che si possa lavorare per migliorarne i contenuti”. Questo il commento dei consiglieri regionali della Lega Manuela Puletti, Valerio Mancini e Marco Castellari dopo “la diffusione della bozza del Calendario venatorio, che fissa la preapertura al 1° settembre, l’apertura generale al 15 settembre e la caccia al cinghiale dal 17 ottobre al 16 gennaio”.
I punti controversi
“Si tratta – evidenziano Puletti, Mancini e Castellari – di una bozza molto simile ai Calendari degli anni passati, sicuramente poco audace. Esprimiamo forti perplessità su due fronti: sull’apertura della caccia al cinghiale di giovedì e sull’attuale mancanza delle giornate aggiuntive per la migratoria. Nel primo caso è evidente la necessità di aumentare gli abbattimenti per contrastare i problemi legati all’eccessiva presenza di cinghiali. Per questo si devono incentivare le battute senza costringere i cacciatori a prendere le ferie. Anticipiamo dunque l’apertura quantomeno al sabato, se non è possibile la domenica, ma di certo non in mezzo alla settimana. Forti perplessità – sottolineano ancora Puletti, Mancini e Castellari – arrivano anche dall’assenza delle giornate aggiuntive per la caccia alla migratoria. Nella bozza di Calendario al momento l’apertura di questa forma di caccia è indicata dal 7 ottobre al 25 novembre, mentre in precedenza erano previste giornate aggiuntive, prima e dopo.
Una pre-apertura più coraggiosa
Ci domandiamo, insieme al mondo venatorio, le ragioni di tale scelta. Inoltre, anche se è vero che non rientra nella bozza del Calendario venatorio, come Lega torniamo a chiedere una preapertura più coraggiosa con la previsione di specie in deroga, anche per sopperire ad alcune mancanze che ci sono nel Calendario stesso. Dopo la sentenza del Consiglio di Stato, che dà ragione alla Liguria e obbliga Ispra a concedere almeno piccole quantità di specie in deroga dietro richiesta, la gestione della preapertura diventa solo una volontà politica. Come ribadito in più sedi, chiediamo dunque l’inserimento in preapertura di specie in deroga, tra cui tortora dal collare, storno e piccione così da evitare che la storica giornata della preapertura, tanto attesa dai nostri cacciatori, si concluda già alle 8 di mattina, ma anche del fringuello nei tempi ad esso consentiti.
La questione delle tortore
Ci chiediamo infine quale sia il carniere delle tortore quest’anno. E se dunque siano stati aggiornati studi e monitoraggi, affinché possa essere aumentato. Anche perché – concludono – dopo la richiesta della riconsegna dei tesserini, gli uffici dell’Assessorato dovrebbero aver effettuato i conseguenti studi per adeguare il carniere. Memori di quanto non fatto in passato, come testimoniavano le scatole di tesserini non visionati che giacevano nella sede della protezione civile di Foligno. Alla luce di queste ed altre perplessità evidenziate dalle associazioni sul Calendario venatorio, l’auspicio della Lega è che la politica vada incontro alle esigenze dei cacciatori e si possa trovare una soluzione soddisfacente insieme alle associazioni stesse” (fonte: Regione Umbria).