Approvata in giunta regionale dell’Umbria la proposta per il calendario venatorio 2022/2023. Prevista nell’atto l’aggiunta di ulteriori date, due mesi, per il contenimento della specie cinghiale. Una scelta determinata a causa dei danni provocati all’agricoltura e della diffusione della peste suina. L’atto, adottato su proposta dell’assessore Roberto Morroni alla luce delle valutazioni finora acquisite, è stato inviato ora alla III Commissione per il necessario parere. Per i cinghiali, maschi e femmine di tutte le classi, tranne le femmine adulte accompagnate da prole nelle zone conservative le date previste vanno dal 15 maggio al 29 settembre 2022, mentre lo scorso calendario prevedeva il via libera dal 13 giugno.
Per maschi e femmine di tutte le classi dal 2 ottobre 2022 al 30 aprile 2023, mentre quest’anno lo stop è scattato il 31 marzo. Se le femmine adulte sono accompagnate da giovani deve essere data la priorità all’abbattimento di questi ultimi. Fissate anche le date per caprioli, cervi e daini. Per la caccia di selezione dei caprioli: i maschi di classe I (nati nel 2021) e classe II (nati prima del 2020) le date vanno dal 1 giugno al 14 luglio 2022 e dal 15 agosto al 29 settembre 2022; femmine di classe I e II- piccoli di ambo i sessi (classe 0, nati nel 2022) dal 1 gennaio al 15 marzo 2023. Per i cervi III e IV classe M (maschi adulti): dal 1 ottobre 2022 al 15 febbraio 2023; II classe M (maschi subadulti) dal 1 ottobre 2022 al 15 febbraio 2023; I classe M (maschi giovani) dal 1 al 31 agosto 2022, dal 1 ottobre 2022 al 15 febbraio 2023.
Per femmine e piccoli dal 1 ottobre 2022 al 15 marzo 2023. Infine per i daini ecco le date: i maschi di classe I (nati nel 2021) e classe II (nati prima del 2021) dal 15 agosto al 29 settembre 2022 e dal 1 gennaio al 15 marzo 2023; femmine di classe I e II; piccoli di ambo i sessi (classe 0, nati nel 2022): dal 1 gennaio al 15 marzo 2023. Inoltre è previsto nella caccia di selezione che il prelievo avvenga un’ora prima del sorgere del sole e un’ora dopo il tramonto per cinque giorni a settimana (silenzio venatorio di martedì e venerdì) (Fonte: Corriere dell’Umbria).