Il Tribunale Amministrativo Regionale dell’Umbria ha deciso di accogliere il ricorso presentato dal WWF in merito alla caccia in pre-apertura della stagione venatoria 2018-2019. I giudici hanno di fatto sospeso le due giornate previste, quella del 2 e quella del 9 settembre, una decisione difficile da digerire. La Giunta Regionale ha approvato il testo lo scorso mese di giugno e questa scelta mette in discussione diverse certezze.
Sono state impugnate anche le determinazioni dirigenziali che avevano autorizzato i piani di abbattimento per quel che riguarda la caccia di selezione. Proprio domani, venerdì 27 luglio 2018, ci sarà una riunione a Perugia che coinvolgerà la Consulta Faunistico Venatoria e in cui l’argomento verrà approfondito. Il WWF ha commentato la sentenza sottolineando come sia un monito per gli amministratori delle altre regioni italiane.
La stessa associazione ambientalista aveva fatto discutere lo scorso mese di gennaio quando ci fu la denuncia di 60 cacciatori che stavano prevelando cinghiali. Queste persone furono trattate alla stregua di bracconieri, quando invece il WWF aveva applicato una sentenza della Corte Costituzionale relativa alla Liguria: i cacciatori erano autorizzati e non certo sorpresi in un giorno di silenzio venatorio. Il mese di settembre è vicino e bisognerà far valere in tempi rapidi le ragioni della caccia per cercare di garantire nuovamente la pre-apertura.