Roberto Salvini, consigliere della Lega in Regione Toscana, è intervenuto sulla chiusura della caccia in questo territorio che sta facendo tanto discutere. L’esponente del Carroccio ha sottolineato come non ci siano riscontri in merito al periodo pre-nuziale della beccaccia. Inoltre, la Lega ritiene incomprensibili le motivazioni con cui verrà chiusa l’attività venatoria regionale il prossimo 14 gennaio, data che è già considerata un limite per cacciare.
La scadenza arriva oltre due settimane prima della scadenza naturale di fine mese, il 31 gennaio a cui tutti sono stati “abituati” finora. Ecco perchè lo stesso Salvini è intenzionato a presentare una mozione per chiedere il recupero di una quota dei versamenti dei cacciatori toscani. Tra l’altro, è stato messo in luce come le due giornate di pre-apertura a settembre siano state conteggiate come se fossero 15 giorni.
L’esponente leghista ha aggiunto: “Tutte le volte che si paga regolarmente e per l’intero periodo la tassa di concessione governativa qualcuno, leggi gli ambientalisti, interviene con ricorsi che stravolgono il normale periodo riservato alla caccia. Quindi è necessario redigere dei calendari venatori effettivamente scientifici come afferma la legge 157 del 1992 in materia”. I 17 giorni persi verranno realmente risarciti? Non resta che seguire le vicende toscane e attendere gli aggiornamenti in proposito.