La discussione di merito sul Calendario Venatorio 2022/2023 ha formalmente preso il via. Questa mattina infatti si è tenuto presso gli uffici regionali, il tavolo di confronto promosso dall’assessorato con i rappresentanti delle Associazioni Venatorie Toscane e il Coordinamento ATC. Nello stesso, sono stati evidenziati i principali contenuti della proposta di Calendario Venatorio elaborata dagli uffici regionali e sottoposta al parere Ispra che anche in questa occasione è tornato a ribadire, su taluni aspetti, valutazioni e considerazioni che presentano a nostro parere una connotazione più ideologica che tecnico scientifica, soprattutto nella parte riguardante l’applicazione dei Key Concepts su specie e tempi di caccia e per le date di apertura e chiusura sulla stanziale.
Fermo restando quanto sopra, occorre comunque evidenziare come la proposta della Regione Toscana, riconfermi nella sostanza l’impianto degli scorsi anni, ormai consolidato nel tempo. Le istanze e osservazioni elaborate in seno alla Confederazione Cacciatori Toscani, sono state esposte dal Presidente Regionale di Federcaccia Toscana – Marco Salvadori presente ai lavori assieme al delegato del Consiglio regionale ANUU Migratoristi – Terfiro Innocenti. Entrambi hanno avuto modo di rimarcare la positività della proposta complessiva sul nuovo calendario ed in particolare su aspetti rilevanti come l’indicazione delle date di chiusura al 30 gennaio per i turdidi (con esclusione del Merlo), per la Beccaccia, gli anatidi, rallidi e trampolieri, sia per quanto concerne la riconferma del prelievo venatorio sulle specie Moriglione e Pavoncella con successive apposite delibere.
Mantenute le date 1 ottobre – 31 dicembre per il prelievo della specie Allodola, 18 settembre – 31 ottobre per il Combattente e 18 settembre – 30 gennaio per il Colombaccio. Invariata la data di apertura alla terza domenica di settembre (18 settembre) la caccia alla nobile stanziale con chiusura al 30 dicembre per il Fagiano (salvo le AFV e AAVV) e la chiusura della caccia alla Lepre all’8 dicembre. Riconfermati alcuni limiti di carniere annuale massimo per la specie Allodola (20 capi annui e 5 giornalieri, 100 capi annui e 20 giornalieri per i cacciatori specialisti in possesso di richiami vivi della specie), Tortora selvatica 15 capi annui e 5 giornalieri, Beccaccia 20 capi complessivi e massimo 3 giornalieri, etc.
E’ stata inoltre sottolineata la possibilità di consentire per la nuova stagione venatoria e più specificatamente nella pre-apertura, il prelievo della specie Tortora selvatica, grazie all’impegno politico profuso anche direttamente dalla Vice presidente Saccardi, nei mesi scorsi che ha consentito di giungere all’approvazione del Piano nazionale di gestione della specie. Importante novità sarà la possibilità di consentire il prelievo a contingenti limitati del Piccione torraiolo e della specie Storno. Tali aspetti saranno meglio definiti per i tempi, limiti di carniere e modalità di prelievo dall’apposita delibera della Giunta regionale. Invariato l’arco temporale per la caccia al Cinghiale (1 ottobre – 30 Gennaio) nel rispetto dei 3 mesi massimi consecutivi a discrezione delle singole realtà provinciali e articolato nelle varie forme di prelievo (braccata, girata e singolo).
A seguito di queste valutazioni generali, seguirà già nei prossimi giorni un ulteriore documento che i nostri uffici invieranno alla competente struttura della giunta ed alla Vice presidente Stefania Saccardi, contenente alcune dettagliate osservazioni e ulteriori contributi riguardanti dati e studi scientifici recenti a supporto delle motivazioni per il prelievo di alcune specie cacciabili (fonte: Confederazione Cacciatori Toscani).