- L’attività venatoria in Sicilia era già in calo, a causa dei ricorsi avverso il calendario venatorio di parte ambientalista. Nella sostanza oltre a ritardare l’apertura o addirittura determinando la chiusura in attesa di pronunciamento del Tar che poi in effetti è arrivato avendo trovato terreno fertile nell’assenza di una seria attività di monitoraggio e censimenti atti a stabilire la densità di popolazioni delle specie, in particolare del “coniglio selvatico”.
- In Sicilia contiamo un numero potenziale di cacciatori in base all’indice massimo di densità venatoria di circa 48166 unità, ma il numero di cacciatori residenti in Sicilia che hanno ritirato il tesserino venatorio nell’anno 2019 è di 25529 unità, circa il 47%. Ciò conferma il trend negativo rispetto alle 150.000 di nemmeno 10 anni fa.
Una patologia emergente Il progetto Horn-Rot, promosso dalla Delegazione Italiana del “Conseil International de la Chasse et de la Conservation du Gibier” (CIC) e guidato dal Prof. Pier Giuseppe Meneguz, si propone di studiare una patologia emergente che colpisce le...
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