Il Progetto “Verso il prelievo venatorio sostenibile della Lepre italica (Lepus corsicanus) in Sicilia: buone pratiche e azioni di monitoraggio”, promosso della Federcaccia, entra nella seconda stagione venatoria sperimentale. Il 5 novembre u.s. la Regione Sicilia ha pubblicato il D. A. n. 97/GAB del 30.10.2018, che modifica il Calendario Venatorio 2018/19 e autorizza il prelievo venatorio sperimentale della Lepre italica in appositi Distretti.
Grazie al contributo fondamentale di numerosi cacciatori volontari, appositamente formati e abilitati, che a fine estate hanno effettuato il monitoraggio delle popolazioni di Lepre italica su percorsi notturni campione per complessivi 318 km, quest’anno è stato possibile estendere il progetto ad altri Ambiti Territoriali di Caccia e ad altre province. Nel complesso sono attualmente interessati gli ATC PA2, AG1, AG2, CT1, CT2, SR1, SR2, ME1 e ME2. La condizione della Lepre italica sull’Isola risulta in graduale miglioramento, pur su livelli generalmente bassi, infatti, l’Indice chilometrico di abbondanza (IKA) è passato da 0, 32 del 1997, allo 0,34 del 2017, all’attuale 0,57. Questa è una buona notizia e fa ben sperare sulla possibilità di estendere ulteriormente il progetto nel 2019.
L’intento è di portare a regime una gestione sostenibile di questa specie endemica, potenzialmente cacciabile in Sicilia, ma protetta nel resto d’Italia. L’impegno dei numerosi cacciatori siciliani appassionati di caccia alla lepre è fondamentale per la riuscita di questo progetto, anche per raccogliere dei campioni biologici necessari poter studiare a fondo un selvatico troppo a lungo trascurato sotto il profilo scientifico. Questi cacciatori saranno all’avanguardia, dal momento che utilizzeranno, unitamente al normale tesserino, anche il tesserino venatorio digitale di XCaccia, una App caricata sul loro smartphone, che consentirà di geo-referenziare in tempo reale gli abbattimenti e indicherà loro i limiti geografici dei distretti dove la caccia alla Lepre italica è consentita.