Ben otto associazioni venatorie siciliane hanno unito le loro forze per proporre le modifiche alla bozza di calendario per quel che riguarda la stagione di caccia 2018-2019. Il testo non ha convinto questi enti: si tratta della Federazione Siciliana della Caccia, Sindacato Nazionale Cacciatori, Artemide Caccia e Ambiente, Federazione Caccia Regno delle Due Sicilie, Federazione Caccia Regioni d’Europa, Caccia Pesca Ambiente Siciliano, Associazione Nazionale Cacciatori e Liberi Cacciatori Siciliani.
I cambiamenti dovrebbero riguardare la caccia al cinghiale, per la precisione nel periodo compreso tra il 1° ottobr e il 31 dicembre 2018. Un altro aspetto da modificare è contenuto nell’articolo 9 del calendario, vale a dire la regolamentazione e i divieti che riguardano l’utilizzo del furetto. L’impiego di questo animale per la caccia al coniglio selvatico è ammesso dalla terza domenica di settembre e fino al 31 ottobre, nei limiti definiti dalle ripartizioni faunistico venatorie.
I cacciatori che non risiedono in Sicilia, poi, non sono autorizzati ad esercitare l’attività venatoria negli ATC durante la preapertura e nel periodo 20-28 ottobre e 11 novembre-9 dicembre. L’eccezione è quella valida per i cacciatori che non risiedono nell’isola e che sono figli, fratelli o genitori di cacciatori residenti e che abbiano svolto l’attività nel corso della stagione 2017-2018. Ora si attende un riscontro dalla Regione.