In effetti, il secondo comma dell’articolo 50 della Legge Regionale 23 del 1998 prevede che entro il 31 maggio di ogni anno le Province ascoltino i Comitati Provinciali Faunistici. Sono stati proprio questi enti locali a rendere nota la difficoltà nell’analizzare correttamente i documenti a causa dei dati incompleti ricevuti dai comuni, oltre all’assenza di precisi dati scientifici. Questo vuol dire che le proposte di calendario sono anche inattendibili. Caccia-Pesca-Ambiente Sardegna ha chiesto di inserire all’ordine del giorno la modifica del quarto comma dell’articolo 6 del Regolamento Interno dei Comitati, in modo da rendere valide le proposte pervenute con la partecipazione di un terzo dei componenti.
Un altro inserimento all’ordine del giorno è quello di reintrodurre le specie cacciabili di anatidi, eliminate lo scorso anno dal calendario venatorio sardo. Infine, il presidente Pisanu ha allegato la proposta di calendario venatorio 2017-2018, elaborata insieme alle altre associazioni venatorie presenti in Sardegna.