Caccia in deroga: Sardegna, febbraio passa e per ora le doppiette restano nelle rastrelliere..
Ribadiamo all’Assessore Regionale dell’Ambiente la nostra richiesta, formulata anche mediante una Mozione sostenuta da 35 Consiglieri Regionali di maggioranza e di opposizione, oltre che con numerose e reiterate richieste, di emanare il decreto per l’apertura della Caccia in deroga ad alcune specie migratorie per il corrente mese di febbraio.
Riteniamo che tale richiesta, oltre che essere supportata da adeguato e completo sostegno normativo, sia la fedele interpretazione di cio’ che legittimamente il mondo venatorio richiede dopo anni di mortificazioni e limitazioni subite nel corso della precedente Legislatura.
Non applicare la normativa sulla caccia in deroga significherebbe, oltre che deludere le legittime aspettative che 50 mila cittadini hanno riposto in noi, anche una mortificazione della nostra Autonomia, che non deve solo essere enunciata ma anche praticata con fatti concreti, cosi’ come il problema in questione ci consentirebbe.
Durante la campagna elettorale di un anno fa, molti di noi, anche a nome del PdL, hanno assunto impegni precisi con il mondo venatorio; oggi intendiamo rispettare tali impegni, e manifestare sensibilita’ nei confronti dei Cacciatori Sardi, che oltre a rappresentare una consistente forza sociale sono anche il motore di una potenzialita’ economica i cui benefici ricadono interamente sul debole tessuto regionale, sia attraverso il pagamento di pesanti tasse, sia con l’indotto economico che l’esercizio della caccia comporta.
I Consiglieri Regionali del Popolo della Liberta’:
Ignazio Artizzu, Gianfranco Bardanzellu, Gianvittorio Campus, Rosanna Floris, Silvestro Ladu, Onorio Petrini, Antonio Pitea, Alberto Randazzo, Nicola Rassu, Carlo Sanjust, Paolo Terzo Sanna, Edoardo Tocco, Matteo Sanna, Oscar Cherchi, Eugenio Murgioni, Salvatore Amadu, Angelo Stocchino, Teodoro Rodin.
— COME RICEVUTO PUBBLICATO —