Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato a maggioranza il provvedimento che modifica la legge regionale “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma, per la tutela e la programmazione delle risorse faunistico ambientali e per il prelievo venatorio”, approvata a dicembre 2017. Si tratta di un articolo unico che mira a sanare le parti oggetto di osservazioni avanzate da diversi Ministeri, riguardanti situazioni di conflitto rilevate tra la norma regionale e quella nazionale.
È stato verificato che le osservazioni formulate dal Governo potrebbero determinare una confusione nell’esercizio delle attività inerenti la fauna selvatica o l’attività venatoria, comportando anche rischi di carattere penale per i diversi possibili soggetti interessati dall’applicazione delle attuali disposizioni regionali. Quindi, si è ritenuto opportuno formulare le modifiche contenute in questo disegno di legge, al fine di scongiurare ogni conflitto istituzionale con l’eventuale ricorso alla Corte Costituzionale.
In particolare, le correzioni riguardano il funzionamento del Comitato tecnico regionale faunistico-venatorio, gli aspetti sanitari-veterinari connessi alla gestione delle strutture che detengono, allevano o immettono fauna selvatica, la definizione dell’atteggiamento di caccia, meno restrittivo nella legge regionale rispetto alla norma quadro statale. Inoltre la norma contiene la previsione delle modalità di svolgimento delle attività di controllo della fauna selvatica più estensiva nella legge regionale e gli aspetti connessi a specifiche competenze degli organi dello Stato.