Caccia di selezione: Come ormai da alcuni anni, con l’avvento della caccia di selezione anche nelle regioni del Centro Italia, giugno corrisponde con l’apertura della caccia al folletto rosso.
di Saverio Patrizi
Purtroppo come spesso accade nel nostro paese i periodi di caccia sono differenti da regione a regione e talvolta anche fra le varie provincie, pertanto non mi dilungherò in una serie di date che spesso vengono modificate anche all’ultimo momento, ogni cacciatore s’informerà presso il suo organo gestore. Pensiamo piuttosto alle attrezzature alle modalità di caccia, generalmente l’unica forma consentita è quella da appostamento fisso, una forma che consente abbattimenti precisi e ben ponderati, nonché la possibilità i osservare la natura da una posizione privilegiata,senza interferire sulla vita della selvaggina presente. La prima preoccupazione sarà quella di trovare la posizione migliore per realizzare il nostro appostamento, dovremo considerare innanzitutto la posizione del sole, così da non averlo di fronte nelle ore di caccia.
Le prime ore dell’alba e le ultime del tramonto, vi assicuro che appostamenti prolungati con il sole in faccia, specialmente nei mesi estivi, possono essere particolarmente snervanti, anche i venti dominanti sono importanti, spesso in condizioni di bel tempo avremo il vento dalla stessa direzione. Poi bisognerà trovare la posizione migliore per dominare il territorio, così da avere il maggior campo visivo possibile, cercando d’individuare le più probabili “strade” frequentate dalla selvaggina. Molto importante, quando possibile, studiare bene la via di avvicinamento all’appostamento, questa dovrà essere il più possibile protetta, l’ideale sarebbe avere la possibilità di approcciarsi in assoluto silenzio e copertura, spesso capita che al nostro arrivo, specialmente la mattina prima dell’alba, che i caprioli siano già sul campo prospiciente l’appostamento.
L’appostamento potrà essere a terra o costituito da un’altana, in entrambi i casi dovrà essere ben coperto, comodo e con un appoggio stabile, consiglio di posizionare una tavola orizzontale nella parte frontale, costituirà un ottimo appoggio per la carabina e per tutte le cose che ci portiamo e che abbiamo bisogno di avere sempre a portata di mano, binocolo, lungo, telemetro, macchina fotografica. Quest’ultima consiglio sempre di portarla con se e tenerla a portata di mano, può capitare di assistere a scene divertenti o ad incontri con animali insoliti che ci farà sempre piacere immortalare.
L’arma sarà una carabina bolt action o basculante, in calibro piccolo o medio, ritengo che i calibri migliori siano quelli fra i 6 e i 6,5 mm, capisco che molti cacciatori avendo la possibilità di acquistare un solo calibro per più cacce si orientino verso i calibri 7 mm, quali i 7×64 o il 7RM o verso il calibri .30, come il 30.06 e il .308, soluzioni ottime purché si usino palle non troppo distruttive che rovinerebbero le carni in maniera considerevoli.
In questo tipo di caccia una funzione fondamentale la svolgono i sistemi ottici, binocoli, cannocchiali lunghi.
Il cannocchiale sceglieremo un ottica luminosa che ci permetta di sfruttare anche le condizioni di luce peggiori, pertanto con campana da 50 o 56 mm, e un numero d’ingrandimenti che arrivi almeno ai 12 ingrandimenti, che ci permettono un tiro accurato anche oltre i 200 metri. Il binocolo varierà dai 8 ai 10 ingrandimenti con ottica da 40 fino a 50 mm, anche in questo caso, nell’appostamento un binocolo potente, quale un 10×50 sarà di sicuro vantaggio, ma al contempo più pesante, mentre un 8×40 è adatto anche alla caccia alla cerca e molto più polivalente.
Per ultimo il “lungo” strumento utile, anche se non indispensabile, quando ci troviamo in appostamenti con ampia visuale, spesso con il solo binocolo non sarà possibile valutare le classi di età dei caprioli e l’ausilio di questo strumento sarà particolarmente utile e consentirà maggiori possibilità di successo. A questo punto non mi resta di augurare un forte “in bocca al lupo”!