Le sezioni del Piemonte dell’ANUUMigratoristi, Federazione Italiana della Caccia, Enalcaccia, Ente Produttori Selvaggina e Libera Caccia hanno diffuso una nota congiunta per far sapere dell’ultima decisione del TAR. I giudici amministrativi hanno deciso di non sospendere l’efficacia degli atti impugnati dalle associazioni venatorie, fissando l’udienza per il prossimo 11 luglio. Secondo le stesse associazioni, non si tratta di una sconfitta del loro ricorso, anzi viene riconosciuta la serietà delle critiche mosse agli atti della Regione Piemonte che sono stati impugnati.
Poche settimane fa il Consiglio Regionale ha approvato un testo normativo che tutela 13 specie cacciabili nell’attuale stagione venatoria. Si tratta del fischione, canapiglia, mestolone, codone, marzaiola, folaga, porciglione, frullino, pavoncella, moretta, moriglione, combattente e merlo.
Secondo quanto spiegato dal Tribunale Amministrativo Regionale, il ricorso delle associazioni ha sollevato questioni nuove e molto complesse, dunque dovranno essere approfondite con calma. Gli argomenti, inoltre, sono state definite delicate e per questo motivo l’udienza è stata fissata in tempi brevi. Ora le sezioni delle varie sigle venatorie decideranno quale linea legale seguire per assicurare le migliori condizioni all’esercizio della caccia.