De Angelis: la mancata approvazione della legge sulla caccia, è un sopruso
Campobasso. La Coldiretti del Molise torna a denunciare l’immobilismo della Regione nel non aver approvato la legge sulla ‘protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio’, che consente la ricostituzione degli organi direttivi, negli Ambiti Territoriali di Caccia, al fine di permettere agli stessi di effettuare la gestione venatoria sul territorio di loro pertinenza, e annuncia nel contempo la mobilitazione del comparto. Il mancato esercizio della gestione venatoria comporta, infatti, pesanti squilibri della fauna sul territorio a danno delle coltivazioni agrarie.
La dura presa di posizione della maggiore associazione degli agricoltori scaturisce dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 268 del 7 e del 22 luglio 2010, che ha dichiarato la illegittimità costituzionale del comma 1 dell’art. 19 della legge regionale n.19 del 1993. La critica della Coldiretti si riferisce in particolar modo alla mancata gestione del territorio da parte degli Atc (Ambiti territoriali di caccia), non più operanti per mancanza di organi direttivi, in quanto decaduti a causa della incostituzionalità dell’art. 19 della sopra citata legge.
“La mancata approvazione della legge sulla caccia – afferma il presidente regionale della Coldiretti, Amodio De Angelis – è un sopruso che continua a perpetrarsi da parte di pochi contro le imprese agricole. La non gestione del territorio da parte degli Atc (Ambiti territoriali di caccia), non più operanti per mancanza di organi direttivi – prosegue De Angelis – sta creando pericolosi squilibri nella fauna a danno delle colture agrarie”. Gli squilibri sono, infatti, causati dalla mancanza di controllo sui capi che precedentemente veniva effettuato dagli Atc. Per questo – annuncia il presidente – la Coldiretti attuerà, a tutela degli interessi dei propri associati, la mobilitazione della categoria e ogni possibile azione se continuerà a perdurare questa situazione di immobilismo”.
fonte: termolionline