Con decreto cautelare odierno, il Tar della Lombardia ha sospeso nella regione qualsiasi attività venatoria fino al 7 ottobre 2021, il tutto con effetto immediato a seguito di accogliemento del ricorso presentato nei giorni addietro dalla LAC (Lega Abolizione Caccia).
La decisione del Tar lombardo arriva ad appena due giorni dall’apertura generale della caccia. Questo Tribunale Amministrativo Regionale, ha ritenuto in particolare: “in relazione alla natura delle censure dedotte sul piano procedimentale e sostanziale rispetto al parere di Ispra in termini di violazione dei principi generali in materia, appare prevalente l’interesse pubblico generale – ma anche dei cacciatori più avveduti – alla conservazione ed al mantenimento della fauna selvatica“.
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L’oggetto del ricorso LAC era il calendario riduttivo venatorio, “pubblicato – spiega la Lega – un giorno prima utile dell’apertura generale della caccia, moltiplicando le specie e ampliando la mobilità delle doppiette con la piena consapevolezza del fatto che i favori illegali saranno impugnati dalle associazioni ambientaliste: lo fa, appunto, per tenersi stretti i cacciatori speranzosi”. Inoltre, da apprendiamo nel comunicato stampa pubblicato sul sito della Lega Abolizione Caccia, l’associazione ambientalista aggiunge: «..Fermato l’ennesimo tentativo di saccheggio della biodiversità..».