Dopo il calendario “integrativo” (che dava i termini generali di apertura e chiusura nei singoli ATC e CAC) e il “decreto di VIncA” (che stabiliva il calendario venatorio nei SIC e nelle ZPS) è stato finalmente pubblicato il calendario “riduttivo”, ovvero il provvedimento con cui Regione prende definitiva posizione sulle criticità (e le richieste) di ISPRA non già valutate nel primo documento approvato. Apprezziamo il grande sforzo profuso dalla Regione che ha prestato molta attenzione a motivare accuratamente le disposizioni di calendario non allineate al parere di ISPRA, dal quale si è discostata. Confermata dunque l’apertura generale al 19 settembre per tutte le specie, eccezion fatta per l’allodola (che aprirà il 2 ottobre), benchè ISPRA propendesse per l’apertura posticipata a ottobre per la stanziale e non solo. Ovviamente la caccia alla tipica fauna alpina aprirà come di consueto ad ottobre.
Con riguardo alle chiusure, fuori dai SIC e dalle ZPS, negli ATC la caccia chiuderà il 31 gennaio anche per gli acquatici, e non al 20 di gennaio. E tanto vale anche per Sassello e Cesena, per i quali ISPRA vorrebbe la chiusura anticipata. Con particolare riferimento alla Cesena, Regione Lombardia ha utilizzato espressamente anche lo studio finanziato da Federcaccia Lombardia per motivare l’apertura sino al 31 gennaio. Sospesi invece il prelievo di Moriglione (per il quale confidiamo che per il 2022 Regione Lombardia si doti di un autonomo piano di gestione) e del Combattente. Riduzioni di carniere per la Tortora (5 capi giornalieri / 10 stagionali), per l’Allodola (10 g / 50 s; periodo 2 ottobre – 31 dicembre), per la Moretta (3 g / 20 s), per la Pavoncella (2 g / 10 s), per la Quaglia (3 g / 20 s con chiusura al 15 novembre).
Per il calendario nei SIC e ZPS (Rete Natura 2000) si possono trovare le indicazioni specifiche nel vademecum che si pubblica insieme al “calendario riduttivo”. A fine settembre invece sarà deciso se e come saranno concesse le giornate integrative da appostamento fisso nei mesi di ottobre e novembre. Confidiamo di poter fare un’apertura serena (anche se dovesse piovere), ma non nascondiamoci: i ricorsi dei soliti noti sono dietro l’angolo e forse aspettavano proprio la pubblicazione di questo provvedimento per agire. In caso di ricorso scopriremo se la pubblicazione così a ridosso dell’apertura metterà al sicuro l’apertura stessa e la prosecuzione della caccia sino al 30 settembre. Certo è che Federcaccia parteciperà ad ogni ricorso animalista per difendere il calendario.