Rolfi ha così commentato il voto appena descritto: “Abbiamo accolto una richiesta da tempo avanzata dal mondo venatorio, soprattutto in provincia di Brescia e di Bergamo. Con questo intervento miriamo a superare incombenze burocratiche e disguidi. Ci sono state infatti diverse problematiche nella distribuzione avvenuta attraverso gli enti locali. Scegliamo in questo modo una via molto semplice, uniforme e senza intermediari che consentirà al cacciatore, che già paga le tasse regionali, di avere direttamente a casa il tesserino, un titolo funzionale all’attività di caccia.
Dall’altro lato togliamo una incombenza anche agli enti locali. La Regione Lombardia prosegue nel lavoro di semplificazione per favorire l’attività venatoria e ridurre la burocrazia”. L’obiettivo è dunque quello di rendere la vita più facile ai cacciatori che risiedono in territorio lombardo, in modo da evitare situazioni spiacevoli e controversie che sono di difficile risoluzione.