Caccia in Liguria: Un ricorso al Tar, con tanto di richiesta di risarcimento danni, per veder riconosciuta la propria squadra di caccia al cinghiale e per “conquistare” una porzione di territorio dove praticare l’ attività venatoria. La caccia ha ormai preso residenza negli uffici del tribunale amministrativo ligure, ma questa volta i ricorsi degli ambientalisti non c’ entrano.
A far discutere, a Follo (SP), è il ricorso presentato da circa una trentina di appassionati di caccia al cinghiale della bassa Val di Vara, che hanno citato in giudizio l’ Ambito territoriale di caccia, la Provincia della Spezia e la squadra di caccia al cinghiale 46, quella che opera sulle colline follesi. Motivo del contendere, la decisione della Provincia di non avvallare la richiesta del gruppo di cacciatori di costituirsi in squadra e di esercitare la propria passione in una porzione del ?campo di caccia? in cui già opera la squadra follese presente da oltre 30 anni.
L’udienza al Tar si terrà lo stesso giorno in cui verrà discusso nel merito anche il ricorso degli ambientalisti, che ha portato allo stop preventivo sia del calendario venatorio ufficiale, sia del calendario transitorio varato d’ urgenza dalla Regione Liguria.
Intanto, proprio quest’ oggi saranno molti i cacciatori che andranno a Genova per far sentire la propria voce. «Anche le istituzioni hanno le loro colpe, perchè si poteva programmare il calendario in tempo, così come ha fatto la Toscana ? spiega Marco Carabelli, responsabile comunale di Federcaccia a Follo ?, ma sospendere tutto ad attività in corso lo trovo ingiusto. Il provvedimento arreca danni non solo ai cacciatori, che hanno pagato le tasse e poi non possono praticare, ma anche ai territori, che ora sono preda dei cinghiali».
Nel frattempo, la Regione ci riprova: la commissione attività produttive ha invitato la giunta a predisporre un’ azione legale per legittimare e tutelare gli atti consiliari fin qui approvati, e a preparare quanto prima un nuovo calendario venatorio, che tenga conto delle indicazioni pervenute. Matteo Marcello.
30.10.2013
La Nazione (Ed. La Spezia)