Caccia: Enalcaccia Liguria risponde a Marco Ciarafoni di PD.
24.06.2011 – Questa mattina è apparso un articolo, sul quotidiano genovese “Il Secolo XIX”, dal titolo: “Caccia, “siluro” del PD nazionale “La Regione ha sbagliato tutto“, nel quale si critica fortemente l’ultimo Calendario Venatorio ligure approvato dal Consiglio Regionale, su proposta dell’Assessore Renata Briano.
L’attacco è ad opera di Marco Ciarafoni, Roberto Della Seta e Susanna Cenni i quali accusano l’Assessore, di non aver ottemperato alle direttive ISPRA, e alcune Associazioni Venatorie di estremismo.
Questo è falso!
L’Assessore e i suoi uffici hanno rispettato tempi e specie di caccia, come previsto dalla Legge 157/92 e in sintonia con i KC. Non hanno assolutamente prolungato l’attività venatoria al 10 febbraio, per alcune specie e hanno ridotto il numero di beccacce abbattibili.
E’ bene ricordare, a Ciarafoni e compagni, che l’ISPRA da’ delle indicazioni – comprese fra il 1 settembre e il 31 gennaio dell’anno precedente – che non sono vincolanti.
Le indicazioni vincolanti valgono soltanto per il mese di febbraio. Ringraziamo l’Assessore Briano che, grazie anche alla sua decennale esperienza nel settore, ha emanato un Calendario che non mortifica l’attività venatoria ligure pur rispettando la fauna presente in Liguria.
Caro Marco, ti ricordavo con piacere come cacciatore quando, insieme all’amico comune Paolo Moro, parlavamo di caccia……
Recentemente, un Consigliere regionale ligure, Matteo Rossi (Sel) parlando del Calendario lo ha definito «molto equilibrato, che consente una pianificazione con un approccio responsabile – ha sottolineato – ed è una sintesi fra il mondo venatorio e quello ambientalista. La sinistra – ha concluso- deve recuperare il dialogo con il mondo venatorio, adottando un approccio laico».
Rifletti Marco, su queste parole……
Firmato
Sergio Corradi
anche a nome delle Associazioni Venatorie Liguri che si vorranno
identificare in queste parole
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