La Giunta regionale ha approvato una delibera che consente due ulteriori giornate per la caccia da appostamento relativa alle specie colombaccio, merlo, tordo bottaccio, tordo sassello e cesena nel periodo compreso tra il 1 ottobre e il 30 novembre 2015.
APPROFONDISCI:
Il Tordo bottaccio appartiene all’ordine Passeriformes, famiglia Turdidae. È un uccello di dimensioni medio piccole (circa 22 cm), con dorso bruno e fianchi e gola giallicci, più chiaro sul ventre. Le parti inferiori del tordo sono fittamente macchiettate di nero. Il sottoala è bruno fulvo e si può percepire quando l’uccello è in volo in piena luce. Il tordo bottaccio si distingue facilmente dai congeneri Tordela e Cesena rispettivamente per le dimensioni minori e il colore uniforme delle parti superiori, dal Tordo sassello per le dimensioni maggiori e l’assenza dell’area fulvo-castana sui fianchi. Il volo è veloce, sussultante, accompagnato spesso dal tipico “zip” di richiamo, simile a quello del Tordo sassello ma più breve e deciso.
Il Tordo Sassello appartiene all’ordine Passeriformes, alla famiglia Turdidae; il Tordo sassello è il più piccolo dei tordi comuni, misurando circa 20 cm. È molto simile al Tordo bottaccio nel piumaggio delle parti superiori, bruno-grigie, mentre inferiormente presenta striature bruno nerastre e non macchiettatura come nel bottaccio. Caratteristiche inconfondibili del Tordo sassello sono i fianchi e il sottoala color castano acceso, che spiccano anche quando l’uccello è in volo, e il sopracciglio color crema molto marcato. Il becco è robusto, aranciato con estremità scura; le zampe, come nel bottaccio, rosa tenue. Il Tordo sassello ha abitudini gregarie, e lo si può scorgere mentre percorre le campagne con le cesene, in inverno. È un migratore notturno, e il richiamo è costituito da uno “zip” più dolce e più lungo di quello del Tordo bottaccio.
Il Colombaccio appartiene all’ordine Columbiformes, famiglia Columbidae; si distingue dalle specie congeneri per le sue dimensioni e, in volo, per la coda e il collo più allungati ed evidenti. Il Colombaccio è il più voluminoso tra rappresentanti di questa famiglia, con una lunghezza corporea tra i 38 e i 43 cm (68-77 cm di apertura alare) e un peso che oscilla tra i 400 e i 580 grammi. Il colore del piumaggio è simile in entrambi i sessi: grigio-bluastro con le parti inferiori sfumate di color vinaccia. Ai lati del collo spiccano due piccole ma evidenti macchie bianche (assenti però nei giovani), confinanti con delle piume dai riflessi verdi metallici e purpurei. Sulle ali di colore grigio si evidenziano, soprattutto in volo, due bande bianche caratteristiche mentre una spessa banda scura è visibile all’apice della coda. Il becco, con un rigonfiamento membranoso denominato “cera”, è rosato alla base e giallognolo sulla punta. Il Colombaccio, come tutti gli altri Columbidi, beve in modo insolito: immerge il becco in acqua ed aspira senza dover alzare la testa per deglutire, come invece fanno tutti gli altri uccelli. Come gli altri appartenenti alla famiglia, il Colombaccio è rigorosamente monogamo e, all’inizio della stagione primaverile, il maschio inizia i rituali legati alla riproduzione.
Il Merlo appartiene all’ordine Passeriformes, famiglia Turdidae. Il maschio adulto della specie è un uccello inconfondibile: dimensioni medio piccole (24-26 cm), piumaggio interamente nero da cui spicca il grosso becco giallo; da vicino, si può individuare il contorno perioculare anch’esso giallo. Il giovane Merlo maschio fino al primo inverno ha, come il piumaggio, becco e anello perioculare neri. La femmina e il giovane di Merlo possono essere confusi con il Tordo bottaccio: entrambe le specie presentano striature e macchiettature scure sul petto e sul ventre, ma nel Tordo sono molto più marcate ed evidenti, nel Merlo si confondono con il colore bruno scuro delle parti inferiori. Inoltre, la femmina e il giovane di Merlo hanno le parti superiori grigio-brunastro, molto più scure di quelle del Tordo. Il Merlo non è una specie gregaria, sul terreno si muove saltellando e non camminando, e quando si posa muove la coda verso l’alto per poi abbassarla lentamente.
La Cesena appartiene all’ordine Passeriformes, famiglia Turdidae. Di poco più piccola della Tordela e molto più grande del Tordo bottaccio e del Tordo sassello, la Cesena ha una grandezza corporea di 22-27 cm. Come molti altri appartenenti alla famiglia, ha il dorso castano, la testa e la schiena grigio chiaro e il petto macchiettato, ma la si può distinguere facilmente grazie al disegno delle parti superiori e ai colori appariscenti. Il becco giallo, la coda nera piuttosto lunga e la parte superiore del petto giallo-ocra macchiata di nero sono inoltre elementi preziosi ai fini dell’identificazione. In volo, meno ondulante rispetto a quello della Tordela, la Cesena è particolarmente evidente il groppone grigio, così come il sottoala argenteo. Sul terreno, invece, ha una postura eretta e un atteggiamento di costante all’erta. Specie gregaria, soprattutto durante la stagione invernale; in questo periodo la Cesena acquisisce infatti un comportamento “nomade”, spostandosi frequentemente in ampi stormi a seconda della disponibilità di cibo, spesso con spostamenti pendolari tra zone boschive di riposo e zone agricole di alimentazione. Il canto della Cesena è un insieme di note rapide e acute, che vengono emesse frequentemente durante il volo.